Anonimo

chiede:

Gentile Dottore, ho due figli, la maggiore ha 4 anni e tre mesi e il minore ha 14 mesi. La bambina ha acquisito il controllo totale degli sfinteri un anno fa, senza mai fare la pipì a letto, per la cacca invece, preferisce il pannolino all’occorrenza, anche se ha più volte utilizzato il wc ma questo credo sia un problema di pigrizia perchè non è mai accaduto che non controllasse il bisogno. Da circa un mese, di notte, una volta ogni 7/10 giorni, intorno alle 4 del mattino mi chiama perchè bagnata, io non la rimprovero, la rassicuro dicendole che può succedere ma sono seriamente preoccupata, ho notato che le notti in cui accade l’episodio sono preceduti da pomeriggi segnati da piccoli episodi di paura che, lei è in cameretta e se vede me in balcone si nasconde sotto al tavolo, oppure è capitato dopo aver visto un film un po’ pauroso per la sua età, cmq in concomitanza di situazioni un po’ ansiose, lei ha ultimamente sempre bisogno della mia presenza, è sempre stata un bimba coraggiosa e autonoma, adesso invece è cambiato tutto, ha paura, si mangia le unghie e digrigna i dentini durante il sonno, e in più fa la pipì a letto! Devo preoccuparmi? Come devo comportarmi? Devo donarle più attenzioni? Più premure? La prego di aiutarmi, buona giornata e grazie anticipatamente.

Cara mamma, con il termine “enuresi” si definisce quel fastidioso disturbo caratterizzato dalla emissione involontaria e incosciente di urine, che avviene di solito durante il sonno, in bambini oltre i cinque anni di età, in assenza di lesioni dell’apparato urinario.
La pipì a letto è un fenomeno abbastanza comune: interessa circa il 27% dei bambini dell’età di 4 anni, il 15% a 5-6 anni, il 6-7% a 9-10 anni, il 3% a 12 anni e l’1% a 18 anni.
La forma di cui sembra risentire la sua bimba più grande, è detta secondaria, nella quale il bambino, sempre dopo i 4-5 anni, ricomincia a bagnare il letto, dopo aver raggiunto e mantenuto, per almeno 5-6 mesi, il controllo notturno della minzione. Se alla base di questo tipo di disturbo sembra esservi un apprendimento sbagliato dell’abilità della continenza notturna le altre possibili cause sono: influenze emozionali (ansia del bambino legata a particolari momenti di stress e tensione emotiva);
ricerca di attenzioni da parte del bambino;
cause fisiche (infezioni delle vie urinarie, diabete, malformazioni di organi dell’apparato urinario);
ereditarietà. Mi sento tuttavia di rassicurarla dicendole che probabilmente la maggiore sta solo risentendo dei cambiamenti delle dinamiche relazionali che si evidenziano in famiglia quando c’è un fratellino. Ben presto quando si adatterà alla situazione, l’enuresi andrà scemando. Buone cose!

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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