Anonimo
chiede:
Caro dottore, le racconto la mia storia. Nel maggio 2002 mi fu diagnostica una piaghetta all’utero, poi successivamente definita metrite cronica, poi ancora endomentrite cronica. Mi ero recata dal ginecologo per i seguenti sintomi, perdite ematose scure sporadiche, dolori al basso ventre atroci anche in assenza di ciclo, ritardo eccessivo del ciclo, che si presentava in media ogni 45-50 giorni, e dolorosità estrema dei rapporti sessuali. Ho fatto almeno 3 cicli di antibiotici e penicillina, tra i quali ricordo soltanto augmentin, diaminocillina, danzen. Ma il problema ricompariva ad ogni controllo. Ho eseguito anche il tampone vaginale che rivelava delle infezioni batteriche, che ho curato con ovuli. All’ultimo controllo =, il 27 settembre, vi era ancora l’endometrite, poi ho scoperto di essere incinta, l’ultimo ciclo risale al 7 settembre. Per cui mi chiedo è possibile che mi sia stata diagnosticata una malattia errata, e soprattutto come è possibile che all’ultimo controllo, nonostante l’ecografia interna, il ginecologo non si sia accorto che ero incinta? Sarei lieta di avere un suo parere in proposito.
Grazie,
Gentile Mara,
con ultima mestruazione il 7/9/02, per qualunque ginecologo e con qualunque tecnica strumentale, è impossibile diagnosticare una gravidanza il 27/9/02 e cioè dopo 20 giorni dalla mestruazione e presumibilmente dopo 6 giorni dall’ovulazione, cioè dal reale inizio della gravidanza. La scienza fa passi da gigante ma non chiedete prestazioni impossibili. Con una storia di endometrite come la sua, è lecito che la congestione dell’utero dovuta alla gravidanza potesse essere attribuita in prima ipotesi al persistere della patologia infiammatoria. D’altro canto anche lei ha avuto il sospetto dell’errata diagnosi solo dopo la mancanza mestruale. Le dirò di più: se si è verificata la gravidanza, si può ammettere che l’endometrite sia completamente guarita. Guardi avanti con ottimismo. Cordiali saluti.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo