Anonimo
chiede:
Gentile dottore, sono una donna di 43 anni che da circa 10 anni sta
cercando un figlio che non arriva. Mi hanno diagnosticato un’endometriosi
di quarto grado e da qui è iniziato il mio calvario. Sono stata operata in laparoscopia nel 1999, subito dopo mandata in menopausa con 2 punture di
enantone e subito ancora in cura con la pillola in modo mi dicevano di non
far più ritornare queste cisti. Io ho smesso la pillola nel 2002, ho
cominciato a cercare un figlio ma niente da fare. Così ho fatto un
tentativo di fecondazione assistita a Reggio Emilia ma purtroppo è andato
male. Mi sono rivolta all’ospedale di Negrar a Verona per un consiglio. Mi hanno fatto tutti gli esami (risonanza, eco, clisma) e il primario mi ha
sconsigliato un intervento in quanto sarebbe stato molto difficile, pulire
poco non serviva, mentre pulire bene avrebbe potuto portare ad una
resezione intestinale, visto che ho un nodulo di endometriosi anche nel
retto. Così mi ha consigliato un ciclo di fecondazione assistita tenuta
sotto controllo da loro. Sono tornata a casa, ho fatto tutti gli esami che
mi sono stati richiesti, cariotipo, fibrosi cistica, e tantissimi altri e
sono tornata a Negrar. Lì ho avuto un nuovo problema. Si sono rifiutati di
procedere perché non avevo avuto la rosolia ed essendo loro un ospedale
cattolico non volevano avere rischi. Mi sono demoralizzata, questo
succedeva nel 2006 e sì ho fatto quel benedetto vaccino, ma ho lasciato
passare anche un po’ di tempo talmente ero stufa. Quest’anno sono ritornata
a Negrar a rifare tutte le analisi. Stessa situazione ugualmente non mi
vogliono operare e mi hanno anche sconsigliato una fecondazione perché
ormai troppo grande. Su consiglio di una mia amica ho lasciato perdere un
attimo il “tempio” di Negrar e ho fatto una visita a Parma da un
ginecologo che conobbi occasionalmente durante quel tentativo di
fecondazione a Reggio e che mi aveva fatto allora un’ottima impressione.
Lui mi dice di non essere d’accordo con i medici di Negrar, mi farebbe lui
l’intervento, non in maniera così radicale, non toccando l’intestino ma
pulendo un po’ le mie ovaie ed utero e poi con gli esami alla mano della
mia riserva ovarica, mi manderebbe in un centro di fecondazione assistita
che potrebbe essere o Torino se ho ancora ovuli, o Brno se la mia riserva
è esaurita. Io sono una biologa, ma lavoro come assistente in uno studio
medico. Ora il mio medico quando gli ho raccontato tutto mi ha parlato
anche di un centro a Lecco dove sembra che operino con il robot.
AIUTO!!!!!!!!!!!!! Io non so più che fare!! Ho sentito troppo e ho girato
troppo. Potrebbe per cortesia darmi un consiglio in questa odissea che
sembra senza fine e che creda io le ho riassunto e raccontato in parte e
che a me sta distruggendo invece totalmente. Grazie di tutto e scusi per
il disturbo
Gentile Signora, la situazione è complessa ed è difficile darle un consiglio in questa sede.
Data la sua età, penso che la chirurgia non possa migliorare la sua
fertilità. Le consiglio di eseguire riproduzione assistita (se risponde alla
stimolazione) oppure può considerare l’ovodonazione all’estero. Auguri
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo