Gentile dottore, ho effettuato un’isteroscopia con biopsia endometriale. Mentre l’isteroscopia non rilevava nulla di anomalo, la biopsia ha invece diagnosticato una endometrite cronica aspecifica con i seguenti dati:
- CD 45: 1-5% diffuso e in aggregati
- CD 3: 5-8% diffuso e in aggregati
- CD 4: 5-8% diffuso e in aggregati
- CD 8: 3% diffuso e in aggregati
- CD 20: intensamente positivo negli aggregati a sostanziare il quadro di una endometrite cronica aspecifica.
- CD 138: <1%
- CD 56: 1-3%
- CD 68 PGM1: 3-5%
Le mie domande sono essenzialmente due. Innanzitutto se devo preoccuparmi o basterà la giusta terapia per rimettere le cose a posto. Inoltre avendo un trascorso di procreazione medicalmente assistita fallimentare (tre tentativi con tre blastocisti di ottima qualità che non si sono mai impiantate), potrebbe essere stata l’endometrite la ragione del mancato impianto? Grazie per la cortese attenzione. Cordiali saluti.
Buongiorno signora, la biopsia che ha effettuato permette appositamente di fare diagnosi di infiammazione cronica dell’endometrio, pertanto la terapia prescritta dal collega probabilmente aiuterà a debellare tale stato infiammatorio.
Purtroppo non è possibile definire se sarà sufficiente o meno per determinare l’attecchimento dell’embrione, tuttavia può essere la causa di ripetuti fallimenti. Dal momento che ha già avuto esiti negativi dai tentativi di transfer eseguiti precedentemente, consiglio anche di fare dei test di ricettività endometriale, che possono aiutare meglio l’operatore a definire il timing del transfer.
Sebbene tali esami non risultino ancora validati in maniera statisticamente significativa dagli studi di letteratura, aiutano comunque ad orientarsi e rappresentano un’arma della quale avvalersi in casi come il suo.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento