Buongiorno dottoressa. Ho una cosa da chiederle: è possibile che la mia bimba (che ora ha sei mesi) quando era nella pancia abbia percepito la sensazione di rifiuto che avevo nei suoi confronti? Ho fatto molta fatica ad accettare la gravidanza e ancora adesso provo delle sensazioni discordanti.
La bimba è infatti spesso incontrollabile, urla, piange ed è molto nervosa, fa fatica anche ad attaccarsi al seno. Per questo sono molto frustrata, stanca e non so più cosa fare. Ho anche un altro bimbo di due anni che non riesco più a seguire come vorrei. Lei sa darmi qualche consiglio e dirmi se tutti i miei sentimenti ed emozioni in gravidanza possano aver portato la bimba ad essere così? Grazie.
Cara mamma, comprendo i suoi dubbi e le sue riflessioni: è vero i bambini nella pancia percepiscono gli stati d’animo della mamma, ed è una sorta di memoria prenatale che ha un impatto sul bambino anche dopo la nascita. Quello che però è altrettanto vero è che anche ora leggendo il suo racconto si percepisce tanta stanchezza e tanto disagio: i ritmi di vita sono cambiati, l’arrivo della piccola le toglie energie e tempo che prima dedicava al suo primo figlio, le toglie tempo per se stessa oltre a vivere con fatica e ambivalenza proprio il rapporto con lei.
Potrebbe esserci un po’ di depressione post parto unita alla stanchezza e alla sensazione di sentirsi in colpa per i suoi vissuti in gravidanza.
Le suggerisco un supporto psicologico, dove poter dedicare tempo a se stessa, alle sue emozioni, uno spazio dopo può esprimere tutto ciò che ha provato sia nella gravidanza che nel post parto, per fare chiarezza dentro di sé riguardo i motivi che l’hanno spinta a rifiutare inizialmente la gravidanza e a fare pace con tutto ciò che prova riuscendo a gestirlo in un modo più maturo ed efficace. Vedrà che cominciando a stare meglio lei e dandosi risposte e chiarimenti a quanto accaduto, anche il rapporto con sua figlia migliorerà e riuscirà pian piano a creare un equilibrio in cui ci sia spazio per tutti. I migliori auguri.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento