Anonimo
chiede:
Salve Dott.re
mi chiamo Antonella, ho 29 anni e sono
per la prima volta in dolce
attesa.
Attualmente sono alla settimana gestazionale 7+5. Alcuni giorni fa ho
avuto una perdita
ematica abbondante; tuttavia dopo una decina di minuti
le perdite
sono scomparse e tutt’oggi sono assenti. Al pronto soccorso mi
è
stato diagnosticato un ematoma abbastanza grande (1.50×2.8), anche se
il
battito è regolare. Premetto che circa dieci giorni prima avevo
già avuto
delle piccole perdite con successivo inizio di una terapia
con
progesterone e riposo di una settimana. Successivamente ero
tornata a
lavoro e dopo qualche giorno si è presentata la vera
minaccia d’aborto. I
miei dubbi attualmente sono tanti:
– avendo
un utero retroverso ciò può influire sulla prosecuzione della
gravidanza o sulle minacce d’aborto?
– se tutto dovesse proceder
bene, con il riassorbimento dell’ematoma ed il
superamento del primo
trimestre, cosa mi aspetta? Posso tornare a lavoro?
Potrei avere una
gravidanza “normale” o mi aspettano tutti i nove mesi al
letto?
– inoltre sono stata una fumatrice accanita e da quando ho saputo di
essere incinta ho smesso, solo ultimamente per la tensione e altro
tendo a
fare due tiri dopo pranzo e cena dal mio compagno. ciò può
compromettere
il riassorbimento dell’ematoma e la salute del mio
embrione?
Distinti saluti
Gentile Antonella, difficile poterle dare un consiglio sicuro. In questi
casi, solitamente il curante deve porsi nella cosiddetta “attesa armata”, cioè deve sempre essere pronto a situazioni di emergenza.
Tuttavia dopo il sesto mese, solitamente la situazione si stabilizza
e i rischi diminuiscono. Per quanto riguarda il fumo, è assolutamente da
abolire, pensi che basta una sola aspirazione per provocare nei vasi
arteriosi un restringimento, che a livello placentare, potrebbe anche
essere fatale. Auguri
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo