Anonimo
chiede:
Vorrei sottoporvi questo problema: ho da sempre cicli di durata molto
varia (dai 30 ai 50gg), da un anno e mezzo sono alla ricerca di una gravidanza e l’anno scorso il ginecologo mi ha prescritto il clomid per regolarizzare
il ciclo, 2 compresse al giorno per 5 gg dal terzo del ciclo. Dopo i primi 2
gg, avendo molti dolori, sono andata a fare un’ecografia, ma il ginecologo ha detto che il farmaco non stava producendo alcun effetto, quindi mi ha aumentato la dose a 3 compresse per altri 5 gg. Risultato ho avuto un
ciclo di 57 gg con test persona positivo al 46°g. Dopo 2 mesi un altro
ginecologo mi ha prescritto lo stesso farmaco (5gg a 2 compresse al dì) dal 1°
giorno. Ho avuto perdite rosate al 28° g del ciclo, ho fatto un dosaggio di
BetaHCG che mi ha dato un valore di 15.6 e dopo 4gg ho avuto le mestruazioni. Ad aprile abbiamo ritentato con il clomid (solita dose, dal secondo g.) e ho avuto di nuovo un ciclo di 57gg con perdite marroni e stick persona
positivo al 44° giorno. La mia domanda è come mai questo farmaco due volte su tre
mi ha ritardato così l’ovulazione invece di regolarizzarla? Grazie
Gentile signora Giovanna,
i suoi cicli di base tendenzialmente variabili ed in ritardo denunciano una
certa difficoltà ovulatoria, soprattutto nel meccanismo di “innesco” della
stessa; ciò avviene quando esiste un “dialogo” anomalo fra le ovaie ed i
centri ipotalamo-ipofisari deputati alla loro stimolazione. Ritengo che il
Clomid non sia adeguato a sbloccare tale situazione, contribuendo, anzi, per
certi versi, a complicare i circuiti che dovrebbero portare all’ovulazione.
Le consiglio, se si è già arrivati alla conclusione che necessita di una
stimolazione farmacologica per concepire, di effettuare una stimolazione
ovarica con FSH purificato e relativo monitoraggio ecografico ed ormonale.
Tanti cordiali saluti.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo