Anonimo
chiede:
Salve, ho 35 anni. Pochi giorni fa mi sono sottoposta ad una risonanza magnetica al coccige perchè da qualche mese soffro di dolori all’osso sacro, alle natiche ed alle gambe. L’esame è stato interrotto perchè l’operatrice ha rilevato nell’immagine l’utero leggermente ingrossato, presumendo così un principio di gravidanza. Premetto che l’ultimo ciclo è datato 8 marzo e che aspetto il prossimo fra qualche giorno (sono sempre regolare); il test di gravidanza risulta negativo, ma io non so cosa pensare perchè mi dicono che è attendibile se fatto solo dopo un ritardo di un giorno. È possibile che l’ingrossamento dell’utero percepito durante la RM sia già sintomo di gravidanza (data ultimo rapporto sessuale = 23 marzo)?
Gentile signora, in biologia tutto è possibile. Ma, per togliersi ogni dubbio, non resta che attendere qualche giorno e poi eseguire, se non comparisse il flusso, dosaggio sul sangue delle betagonadotropine corioniche. Auguri
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo