Anonimo

chiede:

Buonasera, sono una donna di 36 anni con una storia di 3 aborti alle spalle. L’ultimo di questi è avvenuto il 24 febbraio 2006 per rottura prematura delle mac con conseguente anidramnios ed espulsione naturale del feto entro le 60 ore. Durante la mia degenza ospedaliera non mi sono stati eseguiti i tamponi necessari per escludere la presenza di un’eventuale infezione, per meglio dire è stato eseguito solo il tampone per lo Streptococco Agalattie, risultato negativo, e non quello per clamidia, tricomonas, germi comuni e candida come era stato invece indicato dal dottore che ha effettuato la mia accettazione al pronto soccorso di ginecologia. Ho ritirato il referto dell’esame istologico eseguito sulla placenta e nella diagnosi è indicato: “Placenta con esteso infiltrato flogistico acuto granulocitario delle membrane amniocoriali”. Vorrei sapere se è possibile che la rottura delle membrane sia stata causata da un’infezione o se l’infiammazione possa essere successiva alla rottura delle mac. Io sto eseguendo tutti gli esami previsti nello screening per la poliabortività (cariotipo mio e di mio marito, screening trombofilia, funzionalità tiroidea, tamponi cervico vaginali, spermiocoltura,celiachia, dosaggi ormonali, minicurva di carico glicemico ed infine isteroscopia che non ho ancora fatto), e finora non è emerso niente.
La ringrazio anticipatamente

Cara signora,
è un po’ difficile stabilire se l’infiammazione sia precedente o successiva alla rottura delle mac. E’ certo però che le vulvo-vaginiti sono una delle cause di questo problema.
Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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