Anonimo
chiede:
Gentile dottore, ho da poco avuto un’esperienza terribile: dopo tre anni
dal
mio primo bambino nato con TC per sofferenza fetale alla 42° sett. ero
nuovamente incinta. Alla 19° sett. abbiamo scoperto che la bimba che
aspettavo era affetta da Oloprosencefalia Alobare accompagnata da gravi
malformazioni facciali, così abbiamo preso la triste decisione di
interrompere la gravidanza. In ospedale mi hanno praticato la terapia con
Cervidil (una ogni tre ore, per tre volte, tre giorni di seguito) al terzo
giorno sono entrata in travaglio, e dopo alcune ore, nonostante il collo
dell’utero non fosse minimamente dilatato, ho avvertito tre quattro doglie
espulsive, un immenso dolore e poi le contrazioni sono terminate lasciandomi
solo un forte indolenzimento in tutto l’addome. Per 24 ore nessuno si è
accorto di nulla nonostante lamentassi dei sintomi anomali, infine dopo
un’eco mi hanno operato d’urgenza. L’utero si è spaccato a “T”, e il feto
è
fuoriuscito nella cavità uterina tranciando l’arteria dell’ovaio dx che
era
ormai in necrosi e che mi è stato asportato. All’inizio mi è stato detto
che
non avrei potuto affrontare altre gravidanze e che mi hanno lasciato l’utero
solo perché ho 32 anni, nei giorni a seguire hanno ridimensionato la loro
versione dicendomi che, seppure con dei grandi rischi, era possibile
affrontare una nuova gravidanza, e che il problema principale sarebbe stato
riuscire a rimanere incinta, visto che la tuba rimastami e addossata
all’utero.
Vorrei sapere cosa ne pensa, e se veramente ci sarà possibile avere altri
figli, e nel caso quanto tempo sarebbe opportuno attendere prima di
ritentare la gravidanza. Grazie.
Gentile signora Vanessa, se la sutura è stata eseguita secondo le regole
e se il suo ciclo è ripreso naturalmente, ritengo vi siano ottime possibilità
per una nuova gravidanza. Sarà però opportuno qualche controllo supplementare
come. ad es. un’isteroscopia, che controlli la cavità uterina. Auguri
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo