Anonimo

chiede:

Salve dottoressa, ho un po’ di dubbi e di domande riguardo la gestione della nanna della mia bambina. L’altro giorno mi ha chiamato il mio compagno preoccupatissimo perché la pediatra di una nostra coppia di amici con un bimbo di 16 mesi ha fatto loro una lavata di capo perché il bimbo non dorme solo nella sua cameretta. Non so cosa pensare: sarebbe davvero meglio che i bambini dormissero da soli in cameretta?

Le spiego la mia situazione. La mia bimba non ha compiuto 8 mesi e dorme in mezzo a noi nel lettone. I primi tre mesi dormiva 8 ore di fila sia nella carrozzina che nel lettino. Quando ha ricominciato a fare i risvegli la notte, per un periodo mi alzavo dal letto e la facevo addormentare col seno e la rimettevo nel lettino. Ad un certo punto, appena solo facevi il cenno di metterla giù, se ne accorgeva si svegliava e piangeva. Quindi lei si addormenta attaccata al mio seno nel letto con me. Durante la notte ha dei risvegli in cui cerca il seno se non glielo do piange e mi tira la maglia. Da premettere che quando sono a lavoro, lei con il papà si addormenta ovviamente senza seno e non le abbiamo mai dato il ciuccio.

Ora la mie domande sono: sto sbagliando qualcosa? C’è un’età precisa in cui è meglio cominciare a non farle addormentare al seno e quindi nel loro lettino? Provare a togliere il seno la notte significa toglierlo sempre e sostituirlo con il latte artificiale o c’è un metodo per farlo solo la notte? È giusto farlo? Da quando? Lei oltre alle pappe prende il mio latte e non ha mai accettato il biberon con il latte tirato. Finisco dicendo che per me non è affatto un sacrificio, ma il mio compagno pensa che potrebbe essere rischioso darle questa abitudine di dormire nel lettone, e invece io penso che non possa portare danni ma che però ovviamente c’è un limite e non so dove sia questo limite. Grazie mille per la risposta.

Cara mamma, non esistono regole preconfezionate adattabili in maniera indistinta a tutte le famiglie. Ognuna deve trovare la modalità che meglio comporti un riposo sereno e tranquillo per ogni membro, quindi per il bambino quanto per il genitore. Il tema del co-sleeping resta tutt’oggi molto dibattuto.

Per ogni bambino, voler dormire vicino a mamma e papà non è un vizio, è un bisogno del tutto naturale che va accolto e non ignorato. È una pratica che non crea nessun tipo di svantaggio psicologico al piccolo e non mina la sua capacità di crescere autonomo e indipendente. Di contro, per quanto riguarda la “sicurezza”, vari studi correlano questa pratica con un aumentato rischio di Sids, soffocamento o schiacciamento da parte dei genitori durante il sonno. Una giusta via di mezzo potrebbe essere al momento dormire tutti nella stessa stanza ma in un lettino/culla (Es. Next to me) attaccato al lettone dei genitori e abituarla poi, pian piano quando sarà più grandicella, a dormire da sola.

Per quanto riguarda l’allattamento al seno, l’organizzazione mondiale della sanità lo consiglia fino ai due anni ed oltre o comunque finché mamma e bambino lo desiderano. Non credo quindi che lei stia sbagliando qualcosa e non vedo una motivazione valida per sospenderlo, soprattutto se per lei non è un sacrificio come mi ha scritto.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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