Sogni d'oro? Le 10 regole per far dormire bene i bambini
Le regole della Società italiana di pediatria per favorire il sonno dei bambini: no a tablet e smartphone, sì al rispetto degli orari.
Mi sento avvilita! Sono mamma da due mesi e ne ho sentite di tutti i colori. Mio figlio vuole dormire addosso. I primi tempi a casa mi ero meravigliata di come si fosse abituato alla culla svegliandosi solo una volta. Poi l’idillio è finito, un po’ ho ceduto per stanchezza, un po’ perché lui dormiva beato (anche a me piaceva averlo vicino), siamo arrivati ad oggi a due mesi che dorme un po’ addosso e un po’ in mezzo al letto. Premetto che durante il giorno dorme nella navicella. È sbagliato assecondarlo? O devo attuare un piano per farlo abituare? Ho sentito più pediatri e mi sono resa conto che ci sono varie correnti di pensiero e adesso sono più confusa di prima.
Signora, non esistono su questo argomento delle “modalità precise e rigide”. Mi spiego meglio: se per la mamma, papà, è piacevole dormire con il bimbo nel lettone, coccolare il piccolo, toccarlo, averlo vicino, non dobbiamo lasciarci sconvolgere dai “consigli” delle amiche, parenti ecc. Il suo bimbo comunque, è ancora molto piccolo, è stato avvolto nel grembo materno per nove mesi e ancora non si è staccato del tutto, per cui è logico ricercare il contatto di un abbraccio. Ma se la mamma (e anche il papà) ritengono difficoltoso il gestire le molte ore di contatto (soprattutto notturno), saranno i genitori di quel nucleo che devono trovare altre regole. Le abitudini del bambino si possono modulare, sarà questione di qualche giorno (di qualche piantino) ed il bimbo si adatterà a nuove situazioni. Io però, le consiglierei ancora per qualche mese, di assecondare le esigenze del suo bimbo, quando è stanca si faccia aiutare da un parente che possa alternarsi a lei anche nelle faccende domestiche, cosicché lei possa riposarsi e si prenda tutto il tempo che vuole per coccolare il suo bimbo. A 18 anni nessun figlio resta più a dormire con i genitori!
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento