Anonimo
chiede:
Gentile dottore, al controllo ecografico con flussimetria di una settimana fa (32+1) il CA della mia bambina è risultato inferiore al 5° percentile (25,3 cm), mentre le altre misurazioni (LF e DBP) rientravano nella norma. Faccio presente che a tutti i precedenti controlli ecografici (l’ultimo alla 27a settimana) anche la CA si attestava al 50° cnt. L’ecografista e il ginecologo mi hanno invitata ad effettuare una dieta iperproteica, bere moltissima acqua, e stare a riposo assoluto per una settimana. Oggi, dopo aver scrupolosamente seguito le loro indicazioni, ho effettuato un nuovo controllo: con mia somma felicità la CA è aumentata al 40° percentile. Premesso che mi fido della professionalità dei dottori che mi seguono, la mia domanda è: può la CA passare dal 5° al 40° percentile?
In ambito di biometria si parla spesso di variabilità interoperatore e intraoperatore, vale a dire quelle differenze che si osservano nelle stesse misure effettuate da operatori diversi e anche nello stesso operatore che misura più volte uno stesso parametro. Quindi non è che la CA del feto in una settimana è passata dal 5° al 40° percentile, piuttosto potrebbe essere stata in piccola misura sottostimata la prima volta e sovrastimata la seconda volta. Magari il giusto sarebbe stato 15° la prima volta e 30° la seconda volta indicando comunque un miglioramento ottenuto grazie agli accorgimenti che le hanno suggerito. In sostanza il dato rallentamento del trend di accrescimento e successivo miglioramento è tangibile e reale. Quantificare tutto questo con precisione è un’illusione. Lasci agli operatori il compito di giudicare. Non si arrovelli tanto. Le aumenterà solo l’ansia. Cordiali saluti.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo