Anonimo

chiede:

Egregio Dottore,
mia moglie è alla 27ma settimana di gravidanza e il ginecologo le ha
trovato il collo dell’utero appianato all’80%, liquido ok, altri parametri
ok.
Ha prescritto riposo e 2 giorni di sulidamor (4 bustine in tutto da 100 mg
mattina e sera) dicendo che serviva per diminuire l’attività dell’utero.
Io nelle controindicazioni ho letto di non usare in gravidanza per vari
motivi e proprio perché riduce l’attività uterina, si rischia l’ostruzione
del dotto arterioso e la riduzione di liquido amniotico.
Possibile che si sia sbagliato nella prescrizione? Possono esserci problemi
per la bimba? Il rischio parto prematuro valeva il rischio complicazioni
descritte nelle controindicazioni?
Grazie

Non mi specifica come il suo ginecologo abbia diagnosticato l’accorciamento del collo. Se unicamente con la visita, ritengo sia indispensabile eseguire una eco transvaginale per misurare nel dettaglio il collo uterino e per valutare in maniera adeguata lo stato dell’orifizio uterino interno.
Non le nascondo che sono perplesso a riguardo della terapia che le è stata consigliata. Infatti la nimesulide (sulidamor) presa per due giorni (ma aggiungerei anche per periodi maggiori) non rappresenta, a mio parere, farmaco indicato nel caso in cui il collo si sia davvero appianato dell’80 per cento… È vero che i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) possono causare una chiusura precoce del dotto arterioso, ma questo si verifica per assunzioni prolungate e a forte dosaggio.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo