Buonasera, ho una bambina di sei mesi. Dai primi giorni di vita soffre di forti coliche che nel tempo si sono attenuate. Ad inizio svezzamento si sono ripresentate con scariche frequenti, anche otto al giorno, e anche la notte, andando così a compromettere il sonno.
Inoltre è dal secondo mese di vita che dorme solo in braccio (giorno e notte), se provo a metterla al mio fianco si sveglia e piange. L’unico modo per far sì che riposi è farla stare in braccio a pancia in giù. La bimba è allattata esclusivamente al seno. Lei prende fermenti e Colipax. Quando le coliche sono forti prende 8 gocce prescritte di Nylicon, prescritte dal pediatra.
Volevo sapere se c’è qualche soluzione sia per le coliche e sia per il fatto che lei voglia dormire solo in braccio. Grazie
Buongiorno signora, comincio dal dormire solo in braccio. È molto probabilmente un atteggiamento che la bambina ha assunto in quanto, per lenire le coliche, questo è ciò che le è stato proposto e a questo la piccola si è abituata. Allo stesso modo progressivamente deve essere riabituata a dormire in una posizione più idonea.
Per quanto riguarda le coliche, esse sono una patologia funzionale dell’intestino non ancora completamente chiarita e ancora meno vi è chiarezza sulle terapie da adottare. Molti sono i rimedi suggeriti ma nessuno in realtà è sempre risolutivo (i probiotici cioè i fermenti lattici, la dieta a base di latte materno, l’uso di farmaci antispastici intestinali, abitudini quali fare lunghe passeggiate giornaliere e cosi via).
Il consiglio è di provare in quanto ogni bambino reagisce in maniera diversa ai possibili rimedi. Le coliche sono molto frequenti nelle prime 6 settimane di vita per poi dimunuire progressivamente come lei ha accennato essere accaduto.
Il fatto che siano riprese dopo l’inizio dello svezzamento dovrebbero indurre ad eseguire delle indagini in merito a possibili intolleranze nei confronti dei cibi diversi dal latte materno introdotti nella dieta.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento