Anonimo

chiede:

Buongiorno, sono in gravidanza da un mese e svolgo la professione di infermiera tramite un contratto a progetto che mi scadrà il 31/12/2011. Nonostante la gioia della gravidanza, io e mio marito siamo molto confusi e combattuti sui risvolti che questa potrà avere sul mio rapporto di lavoro. Non sappiamo come muoverci con il mio datore di lavoro. C’è un obbligo da parte mia di comunicare al datore di lavoro il mio stato di gravidanza? Visto la particolarità del mio lavoro nel dover trattare e spostare anche pazienti allettati e con gravissime patologie posso beneficiare della gravidanza a rischio? Quello che vorrei è non perdere il mio lavoro (svolto con diligenza e professionalità) perché sono in gravidanza. Sarebbe un dramma oltre che umanamente una delusione. L’azienda non mi paga se non lavoro e il contributo di maternità me lo paga l’enpapi, visto che sono io a pagare i miei contributi al mio ente di previdenza. Aiutateci per cortesia a darci un po’ di chiarezza e un consiglio su cosa è meglio per cercare di tutelare il mio posto di lavoro. In attesa, vi ringraziamo anticipatamente.

Gentile sig.ra, il lavoratore con contratto a progetto ha gli stessi diritti in caso di maternità di un qualsiasi lavoratore subordinato. Per tanto lei avrà diritto all’indennità di maternità a carico dell’INPS o dell’ente preposto e, stante il lavoro che svolge, potrà usufruire del congedo per maternità anticipato. Non ha nessun obbligo di comunicare il suo stato al datore di lavoro anche se il congedo per maternità dovesse ricoprire un periodo importante del tempo lavorativo.
Cordialmente

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Avvocato