Anonimo
chiede:
Caro dottore,
la ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità nell’ascoltare e rispondere alla mia e-mail. Sono una mamma di circa 35 anni (28/12) con una bambina di 5 anni ed in attesa di un secondo bambino precisamente alla 23° settimana (data ultima mestruazione 21-01-07). In data 20-04-07 ho effettuato screening anomalie cromosomiche I trimestre con questi risultati:
CRL: mill. 44.0 – NT: mill. 0.8 – DBP: mill. 17.0 – HCGb: 64.17 ng/mL – PAPP-A: 3507.15 mU/L e rischio Down per sola età materna: 1: 440 – Risultato screening per sindrome di down: Negatvio – Rischio down a termine dopo screening: 1:20000 – Rischio Edward a termine dopo screening: 1:100000. fino qui tutto piuttosto bene. Successivamente il 18.06.07 mi sono sottoposta ad una ecografia morfologica di II livello in 3D ( presso la BIOS di Osimo) con questi valori: DTC: 20 mm – TRIGONO: 7 mm – CC: 179 mm – CA: 149 mm – PESO: 328 gr. – OMERO: 31 MM – DBP: 48 mm – FEMORE: 32 mm – RIAUM : 0.48 – RIAUm: 0.42 e la seguente conclusione: feto singolo, non cariotipizzato (NT + bi test negativo) di dimensioni compatibili con l’epoca di gestazione stimata (-1 settimana circa rispetto all’epoca di amenorrea) con cisti dei plessi corioidei bilaterali senza evidenza di anomalie strutturali associate. Mi hanno detto e mi sono documentata che in norma queste cisti verso la 26-28° settimana dovrebbero scomparire. Le mie domande sono: 1) e se nel mio caso così non fosse cosa significa e cosa comporta? Il mio bambino sarà affetto da trisomia 18 o altre malattie genetiche? 2) Quale periodo è migliore per rincontrollare se le cisti non ci sono più? Perchè la dottoressa dell’ecografia mi ha detto che più avanti si possono vedere anche i ventricoli, ma io le chiedo perchè è possibile che se prima non c’erano altre anomalie successivamente possono esserci? E quindi le cisti non essere considerate variante della norma? Spero di essere stata abbastanza chiara ma sicuramente con l’ansia avrò fatto un po’ di confusione.
Se fa una ricerca fra le altre risposte digitando “cisti dei plessi corioidei ” troverà molte risposte su questo argomento. Le cisti dei plessi corioidei non sono patologiche per sè e quindi è addirittura inutile chiedersi se e quando scompariranno. Nel passato c’è stato qualche allarme in quanto considerate softmarker di possibili cromosomopatie, ma poi si è appurato che l’incremento di questo rischio, quando il segno è isolato, è davvero irrisorio. Al contrario il test di screening del primo trimestre, se eseguito in maniera corretta, è di gran lunga più affidabile per esprimere il rischio di cromosomopatie. Quindi non viva la gravidanza con tanta ansia e fugga via dalla eccessiva medicalizzazione, con esami che trattano la gravidanza alla stregua di una malattia, quale NON è. Cordiali saluti.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo