Noemi
chiede:
Buongiorno dottore vorrei avere una sua opinione sulla mia situazione clinica, che ora le illustro. Ho 34 anni e mio marito 37, una splendida bimba di 9 anni, avuta senza problemi di nessun tipo dopo 10 anni di pillola. Da febbraio 2017 proviamo ad avere un secondo figlio (tolgo spirale senza ormoni messa nel 2014, quindi tenuta 3 anni). A novembre 2017 rimango incinta ma purtroppo è una gravidanza biochimica. A gennaio 2018 idem, allora decido di farmi seguire e capire il perché: faccio un’isteroscopia che dice che ho un endometrite cronica, anzi focolai. Faccio una cura di 15 giorni e ricerco una gravidanza, senza fare l’isteroscopia: data la mia età non hanno ritenuto opportuno farmela fare. A maggio 2018 rimango incinta (come vede la fertilità non è un problema, anzi) ma l’ho perso ancora, si pensa sia presto dopo la cura, ricerco ancora, luglio 2018 ancora ma alla settimana 7 anche questo va via.
Rifaccio l’isteroscopia e blocco la ricerca di una gravidanza. Al 12/2018 mi viene ancora diagnosticata endometrite cronica con plasmacellule, quindi mi viene prescritta cura più tosta, di 30 giorni. A febbraio 2019 rifaccio l’isteroscopia e ancora c’è l’endometrite cronica. Ora dottore mi chiedo – premetto che a ogni controllo il mio utero ed endometrio sono perfettamente ok, comprese ovaie e tube – cosa si può fare? Incinta ci rimango e anche spesso: ho speranza di portare a termine una gravidanza?
Per scrupolo mi stanno facendo fare anche l’esame del cariotipo (nonostante una figlia). Anche se è abbastanza palese che il mio problema sia l’endometrite: ho eseguito tutti gli esami di poliabortività e tutto era negativo, compresi svariati tamponi. Grazie
Buongiorno Noemi, una gravidanza evolutiva è il risultato dell’interazione fra un embrione sano e un endometrio recettivo e sano. Si stima, in termini generali, che la causa più frequente degli aborti sia di natura genetica (relazionata ad embrioni non geneticamente normali) e che un 30% sia dovuta a fattori diversi (polipi, miomi, endometrite, tube dilatate “idrosalpinge”, ipotiroidismo, iperprolattinemia, ecc).
Prima di procedere a cercare una nuova gravidanza le suggerirei di realizzare una cura antibiotica in base ai risultati dell’endometriocoltura o della ricerca su base molecolare dell’agente responsabile (più affidabile) dell’endometrite e di ripetere poi l’isteroscopia dopo la terapia. In funzione di ciò si prenderà una decisione. Un saluto
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo