Anonimo

chiede:

Salve, ho 29 anni e da circa 10 anni uso quotidianamente marjiuana. Ho scoperto di essere incinta a 7 settimane, ma in quel peridoo, (complice anche il fatto che sono stata in vacanza in concomitanza del ritardo e per i 15 giorni successivi) ho fumato, bevuto alcool e consumato marijuana, anche leggermente più del solito, oltre ad aver mangiato sushi e prosciutto crudo, per esempio.

Sinceramente non pensavo di potere essere incinta, anche perché avevo effettuato dei controlli ginecologici prima di partire da cui era venuta fuori prolattina alta (45) e vaginosi batterica da gardnella, per cui il mio gineologo (che adesso mi ucciderà!) mi aveva scoraggiata in merito ad una possibile gravidanza. Inoltre soffro della sindrome dell’ovaio policistico, dunque non ho reputato così anomalo un ritardo tanto importante.

Ora la mia domanda onesta e sincera è: a quali rischi ho effettivamente esposto l’embrione? C’è differenza negli effetti dell’esposizione alle sostanze a seconda del trimestre di gravidanza? Ovviamente dal momento in cui ho visto il test positivo non ho toccato più nemmeno una sigaretta, ma ora l’ansia mi sta divorando e l’unico modo che ho per non fissarmi è avere risposte attendibili. Grazie infinite.

Dott. Giulio Lanzi

risponde:

Gentile signora, l’alcool e la marijuana sono sconsigliati in gravidanza. Si tratta però di sostanze la cui tossicità determina danno nel tempo e non sono significativamente teratogene (capaci cioè di danneggiare tessuti specifici, determinando malformazioni). Nel suo caso, averne immediatamente interrotto l’assunzione (e con gravidanza che evolve senza problemi) si può ritenere che il rischio sia stato molto limitato. Saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Ginecologo

Categorie