Anonimo
chiede:
Gentile Avv, ho 39 anni e ho saputo ieri di essere appena rimasta in cinta (5 sett) con primo figlio (dpp 22.03.2015). Al momento sono disoccupata e percepisco ASPI che finisce il 29 Settembre 2014. Sto facendo vari colloqui di lavoro con la speranza di trovare qualcosa, sopratutto considerando che l’ASPI finirà a breve e credo di non soddisfare i criteri dell’INPS per aver diritto all’indennità di maternità pagato da loro. Inoltre, ieri il mio ginecologo mi ha spiazzato dicendomi: “ora non le assumerà nessuno per i prossimi 2 anni” :-( In conferma di questa cosa, mi è capitato durante un colloquio di lavoro, presso una società, proprio due settimane fa, di sentire che ho una “certa età” senza figli, e che questi di sicuro non sono i fattori che mi aiuteranno ad essere scelta, nonostante commenti positivi avuti durante il colloquio. Infatti, visto che non mi hanno richiamato, direi che la l’esito sia negativo. Ora, vista la novità che ho avuto ieri, sono ancora più preoccupata…. Perciò vi chiedo, gentilmente, di darmi il consiglio come dovrei comportarmi in caso dei prossimi colloqui? Sono obbligata per legge di comunicare la notizia all’agenzia interinale o all’eventuale società? E se c’è un time frame per il quale uno non sia obbligato comunicare nulla e dopo quanto bisogna dirlo? Chiaramente, prima che inizi a vedersi da solo :-) Lo so che è bruttissimo fare queste domande, ma il mondo del lavorativo per noi donne, purtroppo non sia molto facile, e a volte capitino delle “scorrettezze”. In più, visto che per la maggior parte dei lavori impiegatizi, le società propongono i contratti determinati di 6 – 12 mesi con il periodo di prova di almeno 60/90 gg, cosa succede se la gravidanza si noti prima e loro non erano informati? Possono concludere il contratto con la motivazione di non aver superato il periodo di prova ed io avrò il diritto all’indennità di maternità? Vi chiedo umilmente scusa se sono stata troppo lunga, ma ho tante perplessità e sono una persona molto razionale che non vuole far carico di tutto al suo marito :-) Vi ringrazio in anticipo!
Gentile sig.ra Maja, non ha nessun obbligo di comunicare la gravidanza, dovrà eventualmente informare il datore di lavoro nel momento in cui dovrà entrare in maternità obbligatoria e quindi presentare la relativa domanda. Per quanto riguarda il periodo di prova, lo stesso non obbliga il datore di lavoro ad assumere il prestatore, nè può essere sindacata la motivazione per cui al periodo di prova non è seguita l’assunzione definitiva. Solo dopo la sottoscrizione di un contratto a tempo determinato o indeterminato il datore non potrà licenziare la donna in gravidanza o puerperio, se non in determinati casi.
Cordialmente
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Avvocato