Anonimo

chiede:

Gentile dottoressa, abbiamo dato al nostro bimbo di tre anni la notizia dell’arrivo di un fratellino quando ero al quarto mese circa, anche perché essendo in gravidanza a rischio ho dovuto passare molto tempo a letto, non ho più potuto prenderlo in braccio né fare giochi fisici con lui, ed è cambiata moltissimo la routine familiare: prima lavoravo fuori di casa per 10-11 ore al giorno e da un certo momento lui ha cominciato a vedermi invece sempre in casa.

Lui da subito ha reagito condividendo la gioia che noi gli abbiamo mostrato e ora mi chiede se il fratellino farà il bagno al mare con noi, spesso la sera chiede di accarezzarmi la pancia e salutare il fratellino prima di dormire. Ne parla con voce tenera e ridiamo quando gli dico di fare attenzione a non schiacciarmi la pancia altrimenti facciamo una “frittata di fratellino”.

Tuttavia non mi sfugge che in lui passano alcune ombre, come quando mi ha chiesto, prima di dormire, come avrebbe fatto il fratellino senza una sua mamma e un suo papà e gli ho dovuto dire che il fratellino avrebbe avuto i suoi stessi mamma e papà… o come quando, lagnandosi per la stanchezza, non è voluto venire in braccio a me perché ha detto che avevo la pancia e gli dava fastidio.

La cosa che però davvero ho notato è che nelle ultime settimane ha cominciato a rifiutarmi, preferendo il papà (prima la dinamica era inversa, mio marito ne soffriva e io sono anche in parte felice che ora abbiano invertito le parti, perché possa sviluppare anche con lui un rapporto stretto e speciale).

Tuttavia un pochino ne soffro. Se devo fargli fare qualcosa (ad esempio lasciare i giochi per andare a dormire) ha delle crisi e mi dice che non mi vuole, che devo fare la mamma di un altro bambino, che devo andare via e restano solo lui e il papà… non so se dipenda dal fatto che in generale sono quella che dà più regole tra i due genitori, ma a me sembra che questo rifiuto sia concomitante con la crescita della mia pancia.

Ovviamente non devo colpevolizzarli né fargli pesare il mio dispiacere, ma c’è qualcos’altro che posso fare per aiutarlo? Abbiamo sempre avuto un legame strettissimo e mi manca il mio bimbo innamorato della mamma. La ringrazio se vorrà rispondermi.

Buongiorno, grazie per avermi scritto. Leggo le vostre migliori intenzioni per aiutare il vostro bambino ad affrontare al meglio l’arrivo del suo fratellino. Dobbiamo considerare però che i bambini di 3-4-5 anni faticano a comprendere cosa stia realmente accadendo se non fin quando il fratellino sarà concretamente fra le braccia dei genitori. I bambini vivono nel tempo del qui e ora, e proiettare pensieri a lungo termine può essere difficile per loro: 9 mesi è un tempo indefinito.

La sua reazione di gioia è certamente scaturita dal riflesso della vostra emozione al riguardo. Voi siete felici, lui è felice.
Tutto ciò che viene descritto in seguito, ciò che lei chiama “ombre”, potrebbe essere invece la conseguenza del fatto che cognitivamente il suo bambino non è ancora in grado di comprendere e gestire la situazione, e ciò può provocare in lui dello scompenso: non può/non riesce a trovare strategie comportamentali o elaborare le emozioni su qualcosa che ancora “non esiste”, non è visibile concretamente. (Oltre a tenere in considerazione che stiamo sempre parlando dello sviluppo di un bambino di 3 anni.)

Quello che potete fare ora è alleggerire verbalmente tutto ciò che riguarda l’arrivo del fratellino. Accogliete le manifestazioni emotive di vostro figlio, lui deve percepire che il vostro amore nei suoi confronti non cambierà nonostante il nuovo equilibrio.
Se desidera approfondire sarò lieta di ascoltarla in una consulenza. Troverà i miei contatti sul mio profilo.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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