Anonimo

chiede:

Salve dottoressa, le scrivo perché non so da dove sia venuto fuori questo comportamento, ma mio figlio di due anni è diventato manesco. Se non riesce a ottenere quello che vuole picchia sia me che il papà, e capita anche che succeda quando gioca con bambini coetanei. Perché fa così e come faccio a farlo smettere? La ringrazio per la risposta.

Buongiorno signora, grazie per il suo messaggio. So che questo può essere un momento davvero complicato e che mette a durissima prova anche il sentire emotivo dell’adulto. Deduco dalla sua domanda che il comportamento del bambino non è il risultato di un’imitazione sociale (quindi il bambino non ha appresso questo comportamento da altri), ma “semplicemente” sta testando la reazione dell’adulto e delle persone circostanti.

In questo senso sarà quindi fondamentale mantenere la calma per non fornire una risposta comportamentale simile a quella del bambino, che non farebbe altro che sedimentare il suo schema comportamentale: per ottenere la calma è necessario offrirla.

Vi suggerisco quindi di bloccare l’azione fisicamente laddove necessario (ossia quando non si riesce a fermarlo solo con le parole) “tesoro non mi piace questo comportamento ti aiuterò a fermarti”, potrà essere utilissimo interpretare le intenzioni “capisco che vorresti il gelato ma ora ho detto di no” così come aiutarlo a capire che c’è un modo diverso per esprimere la rabbia che – ricordiamocelo sempre – è un’emozione più che lecita: “so che sei arrabbiato, puoi dirlo con le parole”.

Offriamo sempre le alternative funzionali, come “le mani servono per raccogliere, accarezzare, mangiare ecc”. Il bambino va aiutato ad esprimere verbalmente il suo disagio, frustrazione, rabbia. Si può lavorare sulla gestione emotiva anche con alcune attività ludiche ad hoc.

Le possibilità per lavorare su questi aspetti sono davvero tante, ma consiglio di farlo ad acque calme, non quando il bambino è agitato. In quel momento la cosa importante è stoppare l’azione e offrirgli strumenti per calmarsi, poi ci si può tornare su. Ricordiamoci sempre che i bambini così piccoli stanno sperimentando e testando ladulto. Tocca a noi offrire un modello comportamentale adeguato, ma allo stesso mantenere i limiti, la fermezza e la calma.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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