Laura

chiede:

Salve, sono alla mia seconda gravidanza, al settimo mese e sono in maternità anticipata, quindi con la prima figlia che ha 3 anni sono sempre presente. Sia io che il papà giochiamo sempre con lei a casa. Lei va alla scuola materna molto volentieri, le piace molto stare con altri bimbi e quando la vado a prendere a scuola, soprattutto se vado io, spesso si lamenta che non vuole tornare, poi magari si butta a terra. Una volta arrivate a casa però tutto passa. Non capisco come mai questo atteggiamento e non so come gestirlo: ha qualche consiglio?

Gentile Laura, da quello che scrive sembra che la bambina non abbia difficoltà nel distacco mattutino da lei, ma che invece abbia acquisito sufficiente sicurezza per vivere l’ambiente dell’asilo in serenità. Questo è molto importante poiché ci dice quanto il bambino sappia fare affidamento sull’altro sentendosi al sicuro e protetto.

Sebbene lo sviluppo infantile proceda per fasi universalmente simili, ogni bambino le affronta tuttavia in modo soggettivo e unico.
L’arrivo di un fratellino o di una sorellina è qualcosa di inedito, d’insolito. Com’è la narrazione famigliare riguardo all’evento?

Nonostante a volte i genitori facciano il possibile per preparare il posto al nuovo componente della famiglia attraverso azioni e parole che sostengono il continuo lavorio (dal posizionamento della culla al raccontare che ci sarà un neonato piccolino in casa), è possibile che i bimbi più grandi mostrino qualche segno di resistenza.

È bene che la sorella maggiore venga coinvolta nell’annuncio di questa attesa, che sappia che nascerà un compagno di giochi, certo, ma che verrà al mondo piccino, proprio come era lei e che avrà dei genitori che gli vorranno bene e che provvederanno a suoi bisogni, proprio come accade a lei.

A volte provare a tradurre con parole molto semplici un evento emotivamente ricco e complesso provando sempre a mantenere un atteggiamento di ascolto libero verso la parola dei bambini, può aiutare a dissipare qualche nodo. Ogni suggerimento, in questo contesto, non può che essere volutamente generale per permettere a chi legge di modificarli in base alla relazione particolare e irripetibile che si trova a vivere nel propria intimità famigliare.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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