Anonimo
chiede:
Gentili dottori, innanzitutto grazie per questo utilissimo sito e per il
servizio che ci offrite. Mi chiamo Valeria, ho 39 anni. Ho un bimbo di 2 anni
Ora mio marito ed io vorremmo molto un altro figlio, ma siamo molto
trattenuti dall’andamento della prima gravidanza. Premetto che prima della
gravidanza soffrivo d’ansia e di tanto in tanto attacchi di panico dalla
morte di mio padre. I primi 4 mesi di gravidanza sono stati bellissimi, un
po’ di nausea ma tanta serenità, entusiasmo e una grande energia. Poi
improvvisamente al quinto mese un primo episodio di collasso, anzi in
realtà non sono collassata mai ma sono rimasta per un tempo lunghissimo in
quella fase che precede il collasso, avvertendo un grande malessere, nausea,
perdita quasi totale di vista e udito. La cosa è andata peggiorando nei
giorni e nei mesi a seguire, aggiungendosi una grande ansia e chiari e
brutti attacchi di panico. Tutto questo a dispetto di una gravidanza che
procedeva bene, con tutti i risultati degli accertamenti ottimi. La cosa mi
ha portato a una totale dipendenza e a una grande paura. È stato
terribile! Mi svegliavo la mattina con entusiasmo, convinta che non sarebbe
successo più e invece contro ogni mia volontà è andato sempre peggio. La
situazione è cominciata a migliorare un pochino quasi in prossimità del
parto, in cui cominciava il colostro e una certa sonnolenza. A dispetto di
tutto mio figlio è nato sano e nei termini ed è la grande gioia mia e del
padre. Dopo il parto la situazione è tornata come prima, la mia solita ansia
e saltuari attacchi di panico. Ora dottoressa, mi premerebbe tanto sapere se
nella sua esperienza le è capitato qualche caso come il mio. Se può avere
una spiegazione ormonale. Inoltre, so che ogni gravidanza ha una storia a
se. Ma anche in un caso come questo? Voglio dire, ho speranze che in una
seconda gravidanza la cosa non si ripeta? La ringrazio infinitamente e mi
scuso per la lungaggine! Le porgo i miei più cordiali saluti.
Cara Valeria, capisco perfettamente il suo timore di rivivere, in una
seconda gravidanza, i gravi malesseri che la hanno afflitta durante la
prima. Purtroppo non è possibile prevedere se in una seconda gravidanza i
sintomi si ripresenteranno oppure no. Quello che può fare comunque è
rivolgersi ad un professionista che le insegni delle valide tecniche di
rilassamento per imparare a gestire l’ansia nel caso possa ripresentarsi in
maniera importante come in passato, oltre che, se se la sente, chiedere una
consulenza psicologica per comprendere se sotto questi sintomi ansiosi non
ci possano essere delle sofferenze che arrivano dal suo passato e che ancora
non ha risolto. Dopo tutto mi racconta che anche prima della gravidanza
soffriva di ansia e attacchi di panico, anche se sporadicamente. Questi sono
generalmente sintomi di una situazione in cui ci sentiamo un po’
“incastrati”, come se ci fosse qualcosa che vorremmo ma non possiamo, o non
abbiamo il coraggio di affrontare. Approfondire da dove arrivano e cosa le
stanno dicendo questi attacchi di panico penso possa essere un prezioso
percorso di conoscenza di se stessa; forse la morte di suo padre ha lasciato
un vuoto e delle domande dentro di lei che stanno ancora aspettando una
risposta. È inoltre probabile che, se capirà l’origine dei suoi attacchi di
panico, questi nel giro di un tempo più o meno breve possano diminuire o
sparire del tutto, lasciandole la libertà di vivere con la serenità che
merita la prossima gravidanza.
Con simpatia
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Psicologo