Anonimo

chiede:

Gentile consulente, mi chiamo Antonella ed ho 30 anni. Sono disoccupata,
anzi inoccupata visto che i miei datori di lavoro precedenti non mi hanno
mai inquadrata. Da poco ho trovato un nuovo lavoro e terminato il periodo
di prova la ditta ha deciso di assumermi. C’è un però, io sono incinta di
11 settimane, la pancia si vede poco e per paura che mi fosse negato il
mio primo contratto di lavoro non l’ho detto ai miei datori. So che devo
farlo al più presto ma mi chiedevo se essendo già incinta e al primo
impiego loro avranno dei benefici su di me o al contrario? E io avrò gli
stessi diritti di legge di una donna già assunta prima della gravidanza o
non mi spetta niente? dato che non so cosa aspettarmi da tutto ciò ho
deciso di chiedere a lei. La ringrazio anticipatamente.

Gentile Antonella, premesso che la lavoratrice incinta non è tenuta per legge a comunicare il suo stato al datore di lavoro al momento dell’assunzione, ma ha solo un obbligo morale di correttezza, Le rammento che il nostro ordinamento tutela la donna lavoratrice vietando ogni atto discriminatorio, come previsto dall’art. 37 della Costituzione a cui è stata data attuazione con l’art. 14 dello statuto dei lavoratori con la legge n° 1204 del 1971 e con la legge n° 903 del 1977, le quali in sostanza non precludono l’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato anche a tempo determinato durante la gravidanza. Nella Sua situazione mi sento di dirLe solo di verificare il contratto di lavoro e il relativo periodo di prova, perché allo scadere dello stesso l’azienda ha facoltà di non confermarLe il contratto senza troppe spiegazioni, non avendo in tale periodo alcun obbligo contrattuale di legge che la tuteli.
Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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