Anonimo
chiede:
Buonasera, sono una “ragazza” di 42 anni e all’età di 27 mi sono ammalata
di artrite reumatoide + s. sjogren. Ho provato tutte le cure diciamo
classiche, dai sali d’oro alla ciclosporina, methotrexate, arava, oltre ad
Humira e da 4 anni Enbrel che per il momento funziona: non ho mai
interrotto il cortisone (deltacortene 8mg/die) ed aulin. Ho una protesi al
collo in C0-C4 per la rottura del legamento trasverso dell’atlante e
numerose erosioni alle mani, piedi,anche, ginocchia, spalle, mandibole .
Insomma acciacchi a parte, visto che dopo 14 anni l’artrite che non si era
mai data per vinta, ha rallentato la sua corsa, il mio reumatologo dopo 14 anni
di duro lavoro, mi ha appoggiata nel desiderio di una gravidanza. Se non
fosse che mi ha vietato ogni tipo di ormone per evitare un riacutizzarsi
della malattia. Il mio problema è che dopo circa un anno di tentativi, non
riesco a rimanere incinta. I dosaggi ormonali fino a qualche mese fa erano
molto sballati (es. in 3° giornata fsh a 25/mU/ml – prolattina a 47 ng/ml)
tanto che il ginecologo esperto in gravidanza a rischio che mi ha visitata
ha detto che probabilmente l’unica speranza è un’ovodonazione. Questo
mese i valori sono migliorati fsh a 10,2 mU/ml , prolattina a 10, ma
inibina B che oscilla da 39 a 44 pg/ml; tengo sotto controllo l’ovulazione
con gli stick ed ovulo in 10-12esima giornata, ma la seconda fase del
ciclo è molto corta, intorno a 19-21 giorni. Gradirei sapere da Voi, se
potrebbe essere il caso di assumere progesterone nella seconda fase del
ciclo, tanto perché si allunghi un po’, per vedere se con qualche giorno
in più a disposizione si riesca ad avere la nidazione. Ho eseguito anche
l’isterosalpingografia che è andata bene. Avendo 42 anni non posso
aspettare ancora tanto, mi sembra già tanto tardi, ma vuoi per colpa di un
fidanzato che dopo 12 anni mi ha lasciata perché mi sono ammalata, vuoi
perché ho incontrato da poco un compagno di vita meraviglioso, vuoi perché
la malattia si è pacata adesso, gradirei tanto un consiglio da voi. Sono
stata lasciata sola, al caso “cara signora se rimane incinta bene sennò
c’è l’ovodonazione” questo mi ha detto il ginecologo luminare di
gravidanze a rischio. Anche una dottoressa di un centro di procreazione
assistita, mi ha risposto che se non poteva darmi gli ormoni che c’ero
andata a fare …. . Sono tristemente avvilita, come se fino ad oggi la
vita non mi abbia preso sufficientemente a bastonate, e spero che la
vostra risposta possa ridarmi un po’ di fiducia. Inoltre, vi ringrazio
infinitamente per quello che fate in questo sito quotidianamente.
Gentile Eleonora, la patologia reumatologica mi sembra severa e concordo sul fatto che una
stimolazione ormonale possa determinare una riacutizzazione della
sintomatologia e l’ulteriore progressione della malattia.
Considerata la sua età e i dosaggi ormonali, sono d’accordo con il collega
che le ha consigliato di eseguire un’ovodonazione.
Penso che il progesterone non sia dannoso per la sua patologia ma ritengo
che sia poco utile per aumentare le possibilità di concepimento. Auguri
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo