Anonimo

chiede:

Salve dottoressa, sono alla mia prima gravidanza e ho molta paura di sbagliare a gestire le cose, alimentazione compresa. La mia è una gravidanza gemellare e per questo volevo sapere se l’alimentazione (e soprattutto la quantità di cibo ingerita) debba cambiare durante la gestazione. Grazie per il consulto

Gentilissima signora, l’alimentazione in caso di gravidanza gemellare deve essere curata in misura maggiore rispetto ad una gravidanza con feto unico, soprattutto per quanto riguarda i micronutrienti. Secondo la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), infatti, nelle gravidanze gemellari si riscontrano più di frequente casi di anemia, con un rapporto di circa 4 volte superiore rispetto alle gravidanze singole. La ragione di ciò risiede nel fatto che i due feti competono tra loro per i nutrienti, specie nei gemelli monocoriali.

Questo non significa che bisogna mangiare per due, anzi secondo i LARN del 2014, si raccomanda solo un incremento del proprio fabbisogno calorico di soli 350 Kcal/die, per il secondo trimestre e di 460 Kcal/die per il terzo trimestre. Secondo Il Dott. Luke, la dieta della gestante con gravidanza gemellare deve essere composta per il 40% da carboidrati complessi, 20% da proteine e 40% da grassi.

Sebbene gli studi sull’assunzione di micronutrienti nella gravidanza gemellare siano ancora pochi, la supplementazione deve, in ogni caso, essere adattata alla singola paziente in base al BMI pregravidico e al trimestre.

In caso di gravidanza gemellare, lo IOM (Istituto di Medicina Statunitense) raccomanda i seguenti aumenti di peso:

  • 16.8-24.5 kg per le donne con BMI pre-gravidico normopeso,
  • 14.1 a 22.7 kg per le donne con BMI pre-gravidico sovrappeso
  • 11.4 a 19.1 kg per le donne con BMI pre-gravidico obese.

Detto ciò, nel suo caso le consiglio di arricchire il più possibile la sua dieta con frutta e verdura di stagione, di alternare spesso anche i colori delle verdure, di modo da introdurre tutti i micronutrienti necessari. Si ricordi di consumare almeno 2-3 porzioni a settimana di pesce azzurro e pesci “grassi”, ricchi in omega 3 come: sgombro, salmone, anguilla, capitone, aringa, o triglia, cefalo, carpa, sardina, ecc.

Preferisca l’uso di pasta e cereali a basso indice glicemico, quindi integrali o comunque poco raffinati. Limiti gli zuccheri semplici e i dolci, in quanto un aumento di peso, oltre i limiti indicati, è fortemente sconsigliato per le complicanze durante la gravidanza e al momento del parto. Per le integrazioni dei micronutrienti come: acido folico, ferro, omega 3, ecc. si affidi al suo medico di fiducia.
Nel caso in cui avesse ancora dei timori in merito all’alimentazione si affidi ad un nutrizionista. Cordiali Saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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