Anonimo
chiede:
Buonasera, ho appena scoperto di essere incinta. Invece di essere al settimo cielo, sono caduta in un totale sconforto. Qualche giorno fa ho assistito a una conversazione di un medico nostro parente, che esprimeva preoccupazione per questa fase storica, in cui non si sono letteratura e dati a disposizione su gravidanze esposte a Covid, soprattutto nel primo trimestre.
E finché un bambino non nasce non siamo davvero in grado di prevedere possibili effetti. Spero mi possa dare qualche rassicurazione, grazie mille.
Buongiorno signora. È mia percezione che in questo periodo di reclusione forzata i concepimenti siano aumentati; nel mio studio vedo più gravide ai primi mesi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È vero che in letteratura non ci sono ancora dati riferibili all’effetto del virus sull’embrione e sul feto, ma ci sono dati rassicuranti sulle gravidanze a termine. Sembra che il virus non sia in grado di attraversare la placenta e non si sono riscontrati casi di trasmissione verticale da madre a feto.
Il parto vaginale è consigliato se la madre positiva non ha importanti problemi di salute. L’allattamento è consigliato e la mamma è invitata ad indossare la mascherina. Attualmente poi vi è una netta riduzione dei casi di contagio sia per quantità che per gravità. Nel caso di malattia, l’idrossiclorochina non è controindicata in gravidanza, quindi ci si può curare sin dai primi sintomi evitando l’aggravamento.
Ovviamente, durante la gravidanza. andranno seguite tutte le norme che i media ripetono quotidianamente e che valgono sia per le gravide che per le altre persone; igiene delle mani e dell’ambiente in cui si vive, indossare la mascherina e i guanti quando si esce, evitare gli affollamenti, ecc. Si goda pertanto la sua gravidanza.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo