Battito fetale: quando si inizia a sentire e quali sono i valori normali?
Già dopo pochissime settimane il cuore del feto è formato e inizia a battere; il monitoraggio della sua frequenza cardiaca può essere utile in d...
Caro Dottore, il mio ultimo ciclo risale al 10 agosto. Il concepimento se è avvenuto è avvenuto il 26 agosto. Dopo il ritardo ho iniziato con le Beta hCG con 107 poi 452 poi 1830 ed infine oggi a 4550. Dal primo risultato mi sono rivolta al ginecologo e con un’ecografia intravaginale ha notato una camera gestazionale, abbiamo continuato dopo alcuni giorni a ripetere sia il betahcg sia l’ecografie.
La camera gestazionale si ingrandisce ma il ginecologo è preoccupato perché non vede il battito e quindi anche l’embrione. A quante settimane si dovrebbe vedere il battito? E se è un uovo cieco dopo quanto tempo lo si può capire? Vi prego, attendo delle risposte. Come si procede se è un uovo cieco? Grazie
Cara Dora,
Anche se esistono notevoli variazioni individuali, con eco transvaginale il battito cardiaco fetale in genere si visualizza fra la 5 settimana e la 6 settimana. Nel Suo caso (nel momento in cui scrivo in data 01/10/2004), Lei sarebbe alla 7^ settimana e 2-3 giorni. Avendo fornito il giorno del concepimento posso intuire che, giorno più giorno meno, questa sia la reale epoca. In tale epoca purtroppo il battito è quasi sempre visibile con eco TV.
Molto importante è anche la stima ad occhio delle dimensioni della camera per valutare se la mancanza del battito è fisiologica o patologica. La beta hCG in caso di uovo chiaro (o cieco che dir si voglia) è di scarso aiuto in quanto a volte aumenta regolarmente. Direi che dovrebbe ripetere l’eco a distanza di sette giorni…anche se in rari casi, il battito può comparire in ritardo… Il trattamento dell’uovo chiaro comprende in genere la revisione della cavità uterina (raschiamento). Se Vuole mi tenga informato su ulteriori sviluppi. Un saluto
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento