Anonimo

chiede:

Mi chiamo Silvia, ho 31 anni e da tempo sono alla ricerca di un figlio. Ho un ciclo abbastanza regolare, 29 -30 giorni (durata 5 giorni). Il mio problema principale è che da circa un anno, a metà ciclo (intorno al 10 –13 giorno), ho delle perdite ematiche non abbondanti per 2-3 giorni, dopo la minzione (ho già fatto l’esame delle urine e urinocoltura con esito negativo). Il mio ginecologo mi ha detto che può succedere e non ha dato peso a questo problema. Dopo vari mesi di tentativi andati male, mi consiglia di far eseguire a mio marito l’esame dello sperma. Dato che da questo esame è risultato qualche problema (lieve astenozoospermia e lieve teratozoospermia), ci ha indirizzati da un collega più competente in tal campo. Questo secondo ginecologo, dopo aver visto le analisi di mio marito, ci ha spiegato che comunque gli esiti rientravano nella norma. Mi ha quindi consigliato degli esami ormonali e anche se risultati nella norma, mi ha prescritto il prometrium (1 capsula da 100 mg al giorno via orale). Risultato: dopo 2 mesi sono finalmente rimasta incinta (giugno 2002). Ho avvertito subito il mio primo ginecologo, anche perché ho avuto fin dall’inizio delle piccole perdite ematiche. Lui mi ha detto di stare tranquilla e di sospendere subito il prometrium. Purtroppo tra la sesta e la settima settimana, con aborto spontaneo, senza bisogno di raschiamento, la gravidanza si è interrotta. Dopo che l’ecografia pelvica ha accertato che l’utero era ben pulito, l’azzeramento delle bhcg e lasciati passare due mesi, io e mio marito ci siamo rimessi all’opera. In dicembre, sentendomi un po’ sfiduciata, ho consultato un altro ginecologo. Dopo un’attenta visita mi ha spiegato che le perdite ematiche a circa metà ciclo, sono il segnale che sta per esserci l’ovulazione e quindi di continuare la mia ricerca, finora senza esito positivo. Arrivo al nocciolo dei miei dubbi (sperando di essere stata sufficientemente chiara e di non essermi dilungata troppo). È stato il prometrium a farmi restare incinta la prima volta o al contrario può avermi creato dei problemi? È stato un errore interromperlo durante le prime settimane di gravidanza, visto che avevo già delle perdite? È d’accordo che queste perdite sono normali? (tanto più che dall’ultimo ciclo iniziato il 25-01e finito il 30 – 01, le perdite continuano, sempre solo dopo la minzione). All’età di 3 mesi sono stata operata di ernia diaframmatica ed asportazione della milza, in caso di futura gravidanza potrei avere dei problemi (es. aderenze della cicatrice quando l’utero si ingrossa)? Ringraziandola tantissimo per la disponibilità, le porgo i miei saluti.

Cara Sissi,
inizio rispondendo all’ultimo dei suoi quesiti, l’intervento da lei subito
per ernia diaframmatica non ha ripercussioni in gravidanza e per quanto
riguarda la splenectomia, questa comporterà una maggiore attenzione in
gravidanza nel monitoraggio dei parametri ematochimici.
Ma veniamo ora ai suoi dubbi riguardanti il progesterone, le perdite che lei
avverte possono essere correlate ad un’insufficienza del corpo luteo
(“organello” in cui si trasforma il follicolo dopo l’ovulazione, deputato
alla produzione di progesterone) quindi ad una “cattiva” seconda fase del
ciclo. La terapia con Prometrium che le hanno prescritto è sicuramente un
valido supporto in questi casi per favorire al meglio l’attecchimento
dell’embrione. È decisamente impossibile dirle, invece, se continuare la
terapia nelle prime settimane di gravidanza avrebbe impedito l’aborto, di
certo continuarla non sarebbe stato dannoso.
Cordiali saluti,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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