Ozempic babies: perché c'è un boom di gravidanze tra le donne che assumono dimagranti

Il farmaco antidiabetico diventato celebre grazie alle star che ne esaltano la capacità di far perdere perso rapidamente sarebbe collegato con un aumento della fertilità: ecco come (e perché).

Di Ozempic si è parlato tantissimo negli ultimi mesi, soprattutto grazie alla pubblicità che hanno fatto a questo farmaco moltissime star. Nelle ultime settimane, però un nuovo termine ha raggiunto i titoli dei giornali e i social: Ozempic babies, i “bambini dell’Ozempic”.

Ma chi sono? E perché se ne parla sempre di più?

Che cos’è l’Ozempic?

Ozempic è un medicinale antidiabetico a base del principio attivo semaglutide (appartenente a un gruppo di farmaci chiamati agonisti del recettore GLP-1) che viene commercializzato sotto forma di soluzione iniettabile in penne preriempite.

Sebbene si tratti di un farmaco disponibile esclusivamente sotto prescrizione medica e approvato solo per il trattamento del diabete di tipo 2, negli ultimi mesi è diventato sempre più noto perché molte celebrities ne hanno promosso l’utilizzo per la perdita di peso e farmaci a base dello stesso principio attivo (come il Wegovy) sono stati approvati per il trattamento dell’obesità.

Chi sono gli Ozempic babies?

Dopo essere diventato famoso per aver reso ancora più magre le già magre celebrities, riconoscibili da quella ormai conosciuta come “Ozempic face”, il farmaco miracoloso è tornato sotto i riflettori per un nuovo miracolo: aver fatto rimanere incinte donne che assumevano contraccettivi o che avevano cercato a lungo di avere figli senza riuscirci. Gli “ozempic babies”, quindi, sono il frutto di queste gravidanze inaspettate, che hanno sorpreso donne che assumevano il farmaco.

«Ozempic Babies! Le donne che assumono anticoncezionali rimangono incinte dopo aver iniziato a prendere farmaci dimagranti’, spiegava già in marzo un articolo del Daily Mail, mentre il gruppo Facebook “I got pregnagnt on Ozempic” (“Sono rimasta incinta mentre usavo Ozempic”) ha quasi 800 membri che cercano “supporto ed esperienze condivise”.

Secondo le testimonianze, donne con una lunga storia di infertilità sarebbero riuscite a concepire, probabilmente grazie al miglioramento dell’assetto ormonale legato alla perdita di peso. A rimanere incinte, però, sarebbero state anche donne che stavano cercando di evitare una gravidanza e che per questo motivo assumevano contraccettivi ormonali: in questo caso, la causa è da ricercarsi probabilmente nell’interazione tra i due farmaci.

Semaglutide e aumento della fertilità: i dati

Secondo la literary review Infertility Improvement after Medical Weight Loss in Women and Men,

sembra che il semaglutide possa migliorare i parametri metabolici delle donne con PCOS, ridurne il peso e migliorare la sensibilità all’insulina. È stato osservato che il semaglutide può avere un impatto sul profilo ormonale riducendo la concentrazione plasmatica di androgeni liberi, migliorando la regolarità mestruale e la funzione ovarica, con conseguente miglioramento della fecondità e tassi di gravidanza più elevati.

All’aumento della fertilità – che come abbiamo visto ha permesso a donne con storie di infertilità anche molto lunghe di concepire i loro “ozempic babies” –però, fanno da contraltare i rischi che questo farmaco presenterebbe per il feto.

Novo Nordisk, l’azienda che produce Ozempic e Wegovy, ne sconsiglia l’assunzione nei due mesi che precedono la ricerca di una gravidanza. Sebbene non siano stati condotti studi sugli esseri umani per vedere se questa sostanza aumenti la possibilità di aborto spontaneo, gli studi sugli animali hanno riportato una maggiore probabilità di aborto spontaneo, ma non è chiaro se questo risultato sia dovuto al farmaco o alla perdita di peso.

Non solo: molte donne hanno sperimentato un forte aumento di peso durante la gestazione (non registrato in gravidanze precedenti) che potrebbe essere dovuto all’interruzione del farmaco. Ad esempio, una donna di 31 anni che ha partorito una bambina di 5.230 g (+38% rispetto alla media) concepita durante il trattamento con Semaglutide,

ha sperimentato una massiccia perdita di peso e un significativo aumento di peso, non solo nel terzo trimestre ma durante l’intera gravidanza dopo l’interruzione del trattamento. Sospettiamo che l’aumento di peso materno e la macrosomia fetale siano almeno in parte dovuti all’aumento di peso di rimbalzo associato alla cessazione di semaglutide.

Non sono stati condotti studi per verificare se il semaglutide aumenta la possibilità di difetti alla nascita negli esseri umani e se gli “ozempic babies” siano più soggetti a problematiche genetiche. Negli studi sugli animali è stata osservata una maggiore probabilità di alcuni difetti alla nascita, ma non è chiaro se questi difetti congeniti fossero dovuti al farmaco o ad altri fattori analizzati nello studio (come la perdita di peso).

È stata segnalata solo una persona rimasta incinta durante l’assunzione di semaglutide, che ha continuato il trattamento per le prime 3-4 settimane di gravidanza e ha dato alla luce un bambino senza difetti congeniti segnalati. 

Contraccezione e interazioni con i farmaci

L’assunzione di alcuni farmaci può influenzare (aumentare o ridurre) l’esposizione agli ormoni contraccettivi e quindi l’efficacia contraccettiva e la sicurezza della contraccezione ormonale. Non ci sono studi sulle possibili interazioni tra Ozempic e contraccettivi, sebbene uno studio del 2015 pubblicato sul Journal of Clinical Pharmacology affermasse che i farmaci contraccettivi orali si basino su un diverso “percorso metabolico” rispetto a semaglutide e ad altri agonisti del recettore GLP-1.

Rimangono però dei dubbi sul fatto che il farmaco possa ritardare l’assorbimento della pillola contraccettiva. Come ha spiegato il dottor Ashwin Sharma,

gli agonisti dei recettori GLP-1 come Ozempic (semaglutide) e Mounjaro (tirzepatide) agiscono, in parte, ritardando lo svuotamento gastrico, la velocità con cui lo stomaco svuota il suo contenuto nell’intestino tenue. Questa azione può influenzare il tasso di assorbimento dei farmaci somministrati per via orale, compresi i contraccettivi ormonali, rendendoli potenzialmente meno efficaci.

Non solo: Ozempic potrebbe influenzare l’efficacia della pillola anche a causa di altri fattori, tra cui gli effetti collaterali come nausea e vomito, particolarmente diffusi durante l’uso iniziale di farmaci come Ozempic, che possono compromettere ulteriormente l’efficacia dei contraccettivi orali se il vomito si verifica entro poche ore dal consumo della pillola.

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