
Quantità, mobilità e forme normali: queste le tre caratteristiche che devono avere gli spermatozoi. La teratozoospermia è la patologia che rigua...
Occupiamoci di spermatozoi (o nemaspermi), della loro importanza (non solo in termini di fertilità) e di come vengono analizzati tramite uno spermiogramma.
Il primo e più noto è lo spermiogramma, che si occupa di analizzare il liquido seminale con l’obiettivo di valutare gli spermatozoi, noti anche con il nome di nemaspermi.
I nemaspermi, gli spermatozoi, sono propriamente le cellule riproduttive dell’uomo. La loro produzione avviene nei testicoli e procede di pari passo, spiega il Ministero della Salute, con quella del testosterone mediante la secrezione dell’ormone rilasciante la gonadotropina (GnRH) da parte dell’ipotalamo e tramite il controllo della secrezione dell’ormone follicolo-stimolante (FSH) e dell’ormone luteinizzante (LH) da parte dell’ipofisi.
Gli spermatozoi sono l’ultimo stadio di maturazione che inizia con lo spermatogonio, prosegue con lo spermatocita e lo spermatide, per poi arrivare al vero e proprio spermatozoo.
Gli spermatozoi rappresentano, riferisce questo studio, solamente tra il 2% e il 5% del liquido seminale, che per il resto è formato da composti organici e inorganici che compongono il plasma seminale, il quale svolge diverse funzioni. Da una parte il plasma seminale nutre e favorisce lo sviluppo degli spermatozoi proteggendoli dalle infezioni, e dall’altra li aiuta a superare l’ambiente immunologico e chimico del tratto riproduttivo femminile.
È importante sottolineare fin da subito come – a differenza di quanto comunemente accade – lo spermiogramma non sia un esame destinato solamente a verificare la fertilità maschile. La mancanza o la ridotta presenza di nemaspermi, evidenzia l’I.R.C.C. Ospedale San Raffaele, può essere un fattore predittivo per l’insorgenza di malattie metaboliche, cardiovascolari e tumorali.
Come riportato nel Manuale di laboratorio dell’OMS per l’esame e il trattamento del liquido seminale (disponibile sul sito della Società Italiana di Andrologia), il liquido seminale ha due parametri quantificabili, il numero degli spermatozoi e il volume di fluido, che consentono di valutare diversi aspetti.
Il numero degli spermatozoi, infatti, riflette la produzione da parte dei testicoli, la pervietà dei dotti, l’efficacia delle contrazioni della muscolatura e l’efficienza erettile ed eiaculatoria. Il volume di fluido apportato dalle ghiandole accessorie, invece, riflette l’attività secretoria delle ghiandole e le contrazioni della muscolatura, potendo così ottenere tutta una serie di informazioni sullo stato della salute riproduttiva maschile.
Propriamente, lo spermiogramma è l’esame che si occupa di valutare la qualità, il numero, la forma e la motilità degli spermatozoi. Da queste informazioni è possibile valutare la presenza di patologie degli spermatozoi legate ai disturbi della spermatogenesi. Il Manuale MSD riporta:
A queste si aggiungono l’aspermia (assenza di liquido seminale), l’ipopsia e l’ipospermia (volume di eiaculato basso) e l’iperspermia (volume di eiaculato troppo alto). I principali parametri di riferimento sul numero, la mobilità e la morfologia dei nemaspermi, come riportato in questo studio, sono:
Inoltre lo spermiogramma consente di valutare anche altri fattori:
Per effettuare l’esame è necessario astenersi per almeno due giorni dai rapporti sessuali, sospendere l’assunzione di antibiotici e antinfiammatori, raccogliere il campione di liquido seminale in un contenitore sterile e consegnarlo entro 1 ora al laboratorio analisi.
Tra i motivi per cui il concepimento (e l’inizio della gravidanza) può non verificarsi vanno considerate anche tutte le cause legate all’infertilità maschile. Se per l’infertilità femminile i disturbi possono interessare diversi elementi (anomalie dell’utero, problemi ormonali, irregolarità dell’ovulazione, endometriosi, eccetera), per l’infertilità maschile tutte le cause (infezioni alle vie urinarie, essersi sottoposti a interventi chirurgici, traumi, malattie sessualmente trasmissibili, infiammazioni, eccetera) vanno ad alterare gli spermatozoi.
Per questo la qualità dei nemaspermi è fondamentale per la fertilità maschile: sia per chi cerca una gravidanza mediante rapporti non protetti, che chi ricorre alle tecniche di procreazione medicalmente assistita. In tutti i casi i nemaspermi sono i protagonisti della fertilità maschile.
Quantità, mobilità e forme normali: queste le tre caratteristiche che devono avere gli spermatozoi. La teratozoospermia è la patologia che rigua...
Tra le cause di infertilità maschile c'è l'assenza di spermatozoi nell'eiaculato. Si parla di azoospermia, che può avere diverse cause e, di con...
Lo spermatozoo è il gamete maschile responsabile della fecondazione dell'ovulo. Scopriamo com'è fatto e quali sono i fattori che ne aumentano la ...
L'esperimento è stato avviato dalla Nasa all'interno della Stazione spaziale internazionale per osservare il comportamento dello sperma umano in c...
Le donne che stanno progettando una gravidanza non possono che essere interessate a sapere quali siano i fattori che possono influenzare le possibi...
Secondo dei recenti studi, stare molto al caldo, aumenterebbe la temperatura dello scroto, inducendo effetti negativi sulla qualità dello sperma.
Non sempre gli spermatozoi si muovono sufficientemente nel liquido seminale e la loro scarsa motilità può essere un problema per la fertilità. U...
Diverse ricerche e statistiche mostrano che la fertilità maschile è in calo. Scopriamo quali sono alcune delle cause e cosa è possibile fare per...
Tutto quello che c'è da sapere sullo spermiogramma (cos'è, come funziona, quanto costa e dove eseguirlo) con l'aiuto dell'andrologo.
La capacità di fecondare un ovulo da parte di uno spermatozoo non è innata, ma dipende da diversi elementi. Il test di capacitazione è l'esame c...