Quello dell’infertilità è un fenomeno crescente che per chi cerca una gravidanza può rappresentare una grande fonte di sofferenza. Le cause sono diverse e non sempre note, ma una crescente attenzione anche dal punto di vista medico e scientifico negli ultimi anni si è concentrata sul rapporto tra fertilità e stile di vita.

Tra i fattori noti che compromettono la fertilità umana ci sono l’età, la presenza di disturbi e patologie specifiche, fattori genetici e ambientali e, anche, il modo in cui si conduce la propria vita di tutti i giorni. È utile e interessante a questo proposito chiarire cosa si intende per stile di vita e in modo particolare stile di vita sano.

Nel documento Analisi del concetto di stile di vita salutare e raccolta di buone pratiche elaborato all’interno del progetto Erasmus+ “Corrective VET international training for obesity prevention and healthy lifestyle promotion” lo stile di vita sano viene definito come

il modo di vivere quotidiano che rafforza e migliora le capacità di riserva del corpo, aiuta le persone a rimanere in buona salute, a salvare o persino a migliorare la loro salute

È importante ricordare come lo stato di salute di una persona sia condizionato per il 20% dall’ambiente in cui vive e dai tratti ereditari e per il 10% dai medicinali che assume, mentre per il 50% dallo stile di vita che conduce. Questo a dimostrazione di una realtà particolarmente importante ma che spesso, anche per quel che riguarda la fertilità, si tende a sottovalutare o addirittura ignorare del tutto.

Tra i fattori che condizionano la fertilità umana questo studio del Reproduction and Fertility inserisce non solo l’età e i comportamenti sessuali (specialmente quelli a rischio) ma anche il fumo, il consumo eccessivo di alcol, i problemi di salute mentale (come ansia e depressione), le abitudini alimentari e l’esposizione a diversi fattori ambientali. Tutti elementi che possono essere, in maniera diretta o indiretta, fatti rientrare nel più ampio ambito dello stile di vita. Motivo per cui è importante approfondire il rapporto tra fertilità e stile di vita e cosa si può fare per migliorare le possibilità di ottenere una gravidanza.

L’impatto dell’alimentazione sulla fertilità

Partiamo dall’alimentazione. Una dieta squilibrata, spiega la Fondazione Veronesi, come quella ricca di grassi saturi e povera di nutrienti essenziali, può compromettere la fertilità sia maschile che femminile. Il Notiziario Chimico Farmaceutico spiega che per favorire la fertilità è preferibile seguire una dieta ricca di verdure, frutta, legumi, pesce e olio extravergine di oliva. Si tratta, infatti, di alimenti che apportano sostanze antiossidanti preziose a questo scopo. Sono invece da evitare i grassi saturi preferendogli quelli insaturi così come è più indicato il consumo di latte intero rispetto a quello scremato per il contenuto di calcio e vitamina D.

È importante ricordare che l’attenzione verso lo stile di vita in genere e l’alimentazione in particolare non riguardano solamente la donna, ma anche l’uomo. Diversi studi hanno infatti evidenziato come il consumo di frutta, verdura, legumi e pesce migliori la qualità dello sperma.

Attività fisica: benefici e precauzioni per chi cerca una gravidanza

Oltre a ciò che mangiamo lo stile di vita sano è quello che prevede una regolare attività fisica. L’esercizio fisico moderato aiuta a mantenere un peso corporeo adeguato utile anche a migliorare la fertilità. Vanno invece evitate le attività ad alta intensità che potrebbero interferire con l’equilibrio ormonale, influenzando negativamente la fertilità.

Stress e fertilità: come gestire le emozioni durante la ricerca di un figlio

A compromettere la salute riproduttiva c’è anche lo stress. Come riportato dalla Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, il corretto funzionamento dell’apparato riproduttivo deriva dall’equilibrio delle funzioni ormonali che sono a loro volta condizionate dal benessere sia fisico che mentale. Uno studio pubblicato su Reproductive Biology and Endocrinology mostra come lo stress cronico può alterare i livelli ormonali influendo negativamente sia sull’ovulazione che sulla qualità del liquido seminale.

Durante la ricerca di una gravidanza è quindi importante ricorrere a tecniche di rilassamento e meditazione e imparare a gestire lo stress anche valutando l’intervento di uno specialista per ricevere un adeguato supporto psicologico.

L’importanza del sonno nella salute riproduttiva

Un aspetto del quale si tende a parlare poco è quello legato al sonno e al riposo notturno. Molto del benessere psicofisico di ciascuno passa anche dalla cura della quantità e della qualità delle ore destinate al sonno. La privazione cronica del sonno può avere effetti negativi sulla fertilità sia maschile che femminile. È quindi utile avere una routine regolare da intendersi sia come numero di ore di riposo notturno che come orari in cui andare a dormire e svegliarsi la mattina. Questa regolarità si rivela fondamentale per migliorare l’equilibrio ormonale e, quindi, la salute riproduttiva.

Sostanze da evitare: fumo, alcol e altre abitudini nocive

Come abbiamo potuto analizzare fino a questo momento lo stile di vita sano abbraccia tutto ciò che riguarda una persona: ciò che mangia, come e quanto si muove, quanto riposa, come vive e, quindi, anche tutti quegli elementi con cui l’organismo entra in contatto. A questo proposito è utile porre l’attenzione anche all’influenza negativa sulla fertilità di fumo, alcol, droghe e alcuni farmaci. Il fumo di sigaretta ha un impatto negativo sulla fertilità, così come l’abuso di alcol e l’assunzione di droghe e alcuni farmaci.

In modo particolare la fertilità maschile può essere alterata dall’assunzione di steroidi anabolizzanti, antiandrogeni, antibiotici, antiepilettici, antiipertensivi, antipsicotici, corticosteroidi, metadone e anestetici locali. Questi farmaci possono alterare la spermatogenesi, causare disfunzione erettile, condizionare la motilità degli spermatozoi e causare azoospermia anche in modo irreversibile.

Nelle donne gli anti-estrogeni, gli antiprogestinici e i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono compromettere lo sviluppo endometriale e la funzionalità tubarica, impedire l’impianto dell’embrione e influenzare negativamente la rottura follicolare e l’ovulazione.

In conclusione è utile anche porre l’attenzione su quanto evidenziato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Lo stile di vita influisce notevolmente non solo sulla fertilità “naturale”, ma anche sull’efficacia delle tecniche di riproduzione assistita. Il fumo, per esempio, è stato associato a un rischio maggiore di insuccesso nei trattamenti, con un aumento significativo delle probabilità di non ottenere una gravidanza. Anche il consumo di alcol ha un impatto negativo, riducendo le probabilità di successo e aumentando il rischio di aborto spontaneo.

L’adozione di uno stile di vita sano, oltre che positivo per il benessere psicofisico delle persone, è indispensabile per prendersi cura della propria fertilità così da migliorare le possibilità di ottenere il concepimento e l’avvio della gravidanza e la sua felice conclusione.

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