
Facciamo chiarezza sui test di screening e gli esami prenatali, scoprendo nel dettaglio cos'è, come funziona e a cosa serve il Test del DNA fetale.
Cercare una gravidanza può a volte risultare più difficile del previsto; ecco come aumentare le probabilità di successo.
La ricerca di una gravidanza è una scelta importante nella vita della coppia e dei soggetti in essa coinvolti. Si tratta di una decisione che, però, non è sempre facile concretizzare. I problemi di infertilità, tanto maschili quanto femminili, e le variabili presenti nel funzionamento degli organi riproduttivi umani, possono incidere non poco.
Per rimanere incinta, infatti, non è sufficiente avere un rapporto non protetto, ma – almeno – andrebbe previsto nei giorni fertili della donna e adottando alcuni comportamenti, abitudini e accorgimenti che, oltre al concepimento, possano favorire l’impianto dell’embrione e il vero inizio della gravidanza. Il portale WebMD riporta come le probabilità di rimanere incinta ogni mese sono del 15-25%; numeri molto inferiori a quanto comunemente si pensi e che indicano come spesso non sia sufficiente solamente l’avere rapporti non protetti.
Cerchiamo quindi di comprendere come rimanere incinta, andando a individuare una serie di consigli da seguire e di errori, basati su luoghi comuni e leggende metropolitane, da evitare.
Nonostante a volte l’utilizzo di questi termini sembra togliere alla gravidanza la sua dimensione emotiva e romantica, la salute preconcezionale è indispensabile per assicurarne un decorso normale e positivo. A questo proposito il Ministero della Salute raccomanda di rafforzare i cosiddetti fattori protettivi come lo stile di vita, l’alimentazione e la supplementazione di acido folico.
Non potendo conoscere con esattezza quali sono i giorni in cui si ovula, si suggerisce di aumentare la frequenza dei rapporti sessuali. Non necessariamente tutti i giorni, ma anche a giorni alterni (o ogni 2-3 giorni) può essere sufficiente. Le maggiori probabilità di rimanere incinta si hanno nei giorni immediatamente precedenti l’ovulazione, motivo per cui si consiglia di avere rapporti non protetti a giorni alternati a partire dalla settimana successiva la fine del ciclo mestruale.
Come rimanere incinta avendo rapporti non protetti? Questi si rivelano utili al concepimento quando gli spermatozoi incontrano l’ovulo da fecondare. Questo avviene solamente in alcuni giorni del mese (periodo fertile) e in una fase specifica del ciclo mestruale. Per capire quando si è ovulato (anche in un ciclo regolare ci può essere una variabilità nei giorni) esistono degli stick, una serie di sintomi e segni (cambiamenti nelle secrezioni vaginali, variazione della temperatura basale, modificazioni fisiche, eccetera) che possono indicare che quello è il momento utile per avere un rapporto finalizzato alla gravidanza.
Attenzione fondamentale va posta anche allo stile di vita. Tra i consigli più importanti su come rimanere incinta c’è sicuramente l’eliminazione di alcol, fumo altre sostanze d’abuso, la limitazione della caffeina e il contrasto a ogni forma di stress. Tra i fattori che possono condizionare l’ovulazione (e quindi la fertilità) ci sono i cambiamenti significativi nel peso, gli squilibri ormonali, le malattie, l’esercizio fisico intenso, e come evidenziato dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC) l’esposizione a sostanze tossiche e contaminazioni ambientali.
Mangiare bene è un altro elemento indispensabile per ottimizzare le probabilità di rimanere incinta. L’organismo, infatti, ha necessità di nutrienti e la loro carenza può in alcuni casi diminuire le possibilità di concepimento. Senza dimenticare come la sana e corretta alimentazione aiuta a mantenere un peso regolare e un buono stato di salute.
La salute della donna non è in secondo piano, ma è direttamente collegata allo sviluppo sano del feto. È quindi doveroso che chi è a conoscenza di patologie croniche come il diabete, le malattie autoimmuni e l’ipertensione si sottoponga a un approfondito controllo medico in modo da predisporre tutti gli accorgimenti utili a rimanere incinta. Spesso è necessario modificare o sospendere le terapie, cambiare i farmaci assunti (alcuni hanno un effetto teratogeno sul feto) e aumentare la frequenza dei controlli. Parallelamente, come evidenziato dall’Ospedale Niguarda, si rivela utile il ricorso alle vaccinazioni, specialmente quelle per la varicella, la rosolia e l’influenza, che se contratte in gravidanza possono rappresentare un serio pericolo.
Statisticamente, come riportato dall’American Pregnancy Association la maggior parte delle coppie sane concepisce entro un anno dalla decisione di cercare una gravidanza. Il 30% delle coppie vi riesce entro il primo mese, il 60% entro i primi 3 mesi, l’80% entro 6 mesi, l’85% entro un anno e il 92% entro quattro anni. Questi dati vogliono far emergere due aspetti: il primo che non necessariamente si deve rimanere incinta al primo tentativo e che può volerci del tempo. Il secondo elemento è che possono esserci delle cause ben precise per cui non si riesce a rimanere incinta e queste possono essere ascrivibili a condizioni fisiche della donna o a problemi nel liquido seminale maschile o a cause esterne.
Dopo 12-24 mesi di rapporto non protetti regolari nei quali non si riesce a rimanere incinta si è probabilmente in una condizione di infertilità che va approfondita con appositi esami per essere riconosciuta e, laddove possibile, risolta (o per vie naturali o tramite il ricorso alla Procreazione Medicalmente Assistita).
Numerose leggende metropolitane raccontano che ci sono specifiche posizioni da assumere durante il rapporto per favorire il concepimento. Il portale WebMD chiarisce che non esiste alcuna evidenza scientifica in tal senso per cui una posizione sarebbe più efficace dell’altra.
Similmente c’è chi raccomanda di rimanere sdraiate, possibilmente con le gambe sollevate in aria, dopo l’eiaculazione. Anche in questo caso non c’è prova che dimostri che questo modo di fare aiuti a rimanere incinta.
È un argomento per molti aspetti dibattuto secondo il quale l’utilizzo di lubrificanti vaginali durante il rapporto sessuale influenzi negativamente la motilità degli spermatozoi. In realtà questo studio suggerisce come l’utilizzo di questi prodotti non sembra ridurre le probabilità di concepimento.
Un altro luogo comune è che una volta ottenuta la prima gravidanza la seconda sarà più semplice. Non c’è alcun legame in tal senso e anzi sono diversi i casi di infertilità secondaria così come le condizioni, maschili e femminili, che tra una gravidanza e l’altra possono insorgere condizionando la fertilità. Anzi, la precedente gravidanza potrebbe aver avuto complicanze e condizioni che possono ripetersi in quella successiva aumentando anche i fattori di rischio e la possibilità di avere più difficoltà a rimanere incinta.
Oltre a tutto quello che abbiamo già visto su come rimanere incinta è importante ribadire l’importanza della consapevolezza. In generale e in modo particolare negli ultimi anni dove sono aumentati (per molte cause) i tassi di infertilità è fondamentale sapere che per rimanere incinta spesso non basta avere rapporti non protetti. O comunque che questo non è sinonimo di esito positivo della gravidanza.
Se la certezza totale non è immaginabile è però possibile avvalersi di una serie di realtà utili a migliorare la gravidanza stessa (non solo il suo esito) e a massimizzare la fertilità. In questo senso si rivelano preziosi gli tanto gli esami di screening quanto la consulenza genetica.
Facciamo chiarezza sui test di screening e gli esami prenatali, scoprendo nel dettaglio cos'è, come funziona e a cosa serve il Test del DNA fetale.
Gli esami di screening sono quell’insieme di controlli che consentono di individuare condizioni che possono compromettere la fertilità ma anche la gravidanza stessa. Non si tratta di sentenze irrevocabili, ma di fotografie che consentono di conoscere la realtà e prevedere (e in molti casi questo è possibile) strategie mediche e farmacologiche tali da migliorare la gravidanza.
In questo senso, come sottolineato dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) non è importante preoccuparsi solamente del concepimento, ma anche dei giorni immediatamente successivi. Chi cerca come rimanere incinta non ha come obiettivo il concepimento, ma il parto a cui arrivare, madre e feto, in condizione di salute ottimali. Esistono infatti tutta una serie di fattori prenatali legati a malattie dell’età infantile e adulta; condizioni che si verificano tardivamente e che è possibile prevenire sin dall’epoca preconcezionale.
La consulenza genetica, invece, come riportato anche dal John Hopkins Medicine, è finalizzata a valutare l’anamnesi personale dei partner che cercano la gravidanza, la loro anamnesi familiare e la predisposizione alla trasmissione di alcune malattie genetiche. Nonostante la questione sia molto delicata è utile ribadire che tali controlli non sono orientati necessariamente all’interruzione volontaria di gravidanza, ma a conoscere la situazione e i rischi. In alcuni casi è possibile prevedere per tempo una gestione tale da migliorare la qualità della vita del bambino e della sua famiglia; resta poi la libertà dei genitori sul decidere come comportarsi.
Infine esistono una serie di esami preconcezionali (alcuni concessi gratuitamente) rivolti alla donna (come gli esami del sangue, i dosaggi ormonali, l’esame pelvico, il Pap test e la visita preconcezionale), all’uomo (tra cui gli esami del sangue e i test per le malattie a trasmissione sessuale) e alla coppia (come l’esame del gruppo sanguigno).
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