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La prima struttura visibile durante un'ecografia che conferma l'inizio di una gravidanza, ma che può essere vuota, piccola o presentare anomalie tali da indicare il fallimento della gestazione. Tutto quello che c'è da sapere sulla camera gestazionale.
Conosciamo meglio questa struttura e quali informazioni può restituire durante l’ecografia.
La camera gestazionale (o sacco gestazionale) è il prodotto dell’impianto che avviene nell’utero ed è la struttura piena di liquido all’interno della quale si sviluppa l’embrione nelle prime settimane di gravidanza.
In un articolo pubblicato dalla Spencer S. Eccles Health Sciences Library si indica come una camera gestazionale normale sia ovale o rotonda e si trova all’interno del fondo o della porzione centrale dell’utero.
Nel 97,6% dei casi, come riportato in questo studio, la sua presenza è specifica per la diagnosi di gravidanza intrauterina.
La camera gestazionale e il sacco vitellino sono due strutture diverse. Il sacco vitellino, infatti, è la prima struttura visibile all’interno della camera gestazionale che è visibile solo quando la camera ha una misura di almeno 10 millimetri.
Come spiegato dal Cleveland Clinic, il sacco vitellino è la struttura che fornisce nutrimento all’embrione, che si occupa della produzione di cellule per lo sviluppo del cordone ombelicale, delle cellule del sangue e degli organi riproduttivi e che, collegandosi all’intestino materno, forma un primo sistema gastrointestinale anche per lo scambio di gas tra embrione e organismo materno.
Il sacco vitellino, una struttura circolare dalle pareti sottili, svolge diverse funzioni che poi verranno acquisite dalla placenta in attesa che questa completi il suo sviluppo.
Il portale Radiopaedia indica come la camera gestazionale sia visibile mediante un’ecografia endovaginale a circa 3-5 settimane di gestazione quando misura circa 2-3 millimetri di diametro. Tanto la forma quanto le dimensioni e le caratteristiche della camera gestazionale sono utili per valutare il corretto inizio della gravidanza e il rischio che essa possa fallire.
Può capitare che si formi la camera gestazionale ma che al suo interno non ci sia alcun embrione. È quella che viene chiamata gravidanza anembrionica (e in passato si utilizzava il termine ovulo rovinato o uovo chiaro), per cui l’ovulo è stato fecondato con conseguente formazione della blastocisti, ma questa non è mai giunta allo stadio embrionale.
I livelli di beta hCG, spiega il portale Radiopaedia, aumentano per effetto dell’invasione dell’endometrio da parte delle prime cellule sviluppatesi dopo la fecondazione. Questo spiega l’esito positivo del test di gravidanza e dell’esame del sangue così come la presenza dei segni della gravidanza.
La camera gestazionale vuota è solitamente la conseguenza di un’anomalia cromosomica che ha interrotto la linea cellulare destinata alla formazione dell’embrione. È la principale causa di tutti gli aborti spontanei che si verificano nel primo trimestre di gravidanza.
Oltre alla gravidanza anembrionica, il sacco gestazionale vuoto può essere il segno di una gravidanza precoce, di un sacco pseudogestionale con gravidanza extrauterina o di una malattia trofoblastica gestazionale.
La camera gestazionale può andare incontro anche a un distacco (scollamento) totale o parziale che provoca una perdita di sangue. È un segno di una minaccia di aborto che non necessariamente evolverà verso un aborto spontaneo. È necessario valutare caso per caso e seguire le indicazioni del medico; nella maggior parte dei casi questo evento non condiziona il proseguimento della gravidanza.
Durante l’ecografia la camera gestazionale viene analizzata e misurata per valutare eventuali irregolarità nelle sue dimensioni. Va infatti ricordato, come riportato dal portale Radiopaedia, che il diametro medio del sacco gestazionale (MSD) aumenta generalmente di 1 mm al giorno.
Un diametro superiore a 25 mm ma senza embrione indica un fallimento della gravidanza (aborto mancato), mentre una misura tra 16 mm e 24 mm senza embrione è il segno di un sospetto di un fallimento della gravidanza.
Le caratteristiche che consentono di identificare un vero sacco gestazionale sono la sua posizione (nella porzione centrale del corpo uterino), la presenza di due anelli concentrici che circondano il sacco gestazionale anecoico e la presenza del sacco vitellino.
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