Mantenersi attive quando di aspetta un bambino è di norma una buona abitudine. Quando tutto procede senza intoppi e in modo fisiologico, infatti, lo sport in gravidanza non solo aiuta a tenere sotto controllo il peso e a preparare il corpo al parto, ma giova anche all’umore della futura mamma, con benefici anche sullo sviluppo del feto.

Soprattutto le donne abituate a praticare un’attività sportiva anche prima del test di gravidanza non hanno in genere grossi problemi a continuare l’allenamento, ma in ogni caso è sempre indispensabile rivolgersi al ginecologo o all’ostetrica prima di cominciare o riprendere qualsiasi tipo di esercizio fisico.

È bene ricordare poi che, anche se in generale l’attività fa bene alle donne in attesa, ci sono alcuni sport sconsigliati in gravidanza.

1. Sci nautico

Si tratta di un’attività a forte rischio di trauma, e pericolosa soprattutto per le sollecitazioni a carico della zona pelvica. Per ragioni analoghe, meglio evitare anche il surf, che può esporre mamma e bambino a rischi eccessivi. Meglio senz’altro preferire uno sport sempre acquatico, ma più tranquillo, come l’acquagym o il nuoto.

2. Immersioni subacquee

La comunità scientifica è unanime nello sconsigliare le immersioni subacquee alle donne in gravidanza. In questo caso il rischio maggiore è dato dalla formazione di bolle a livello dell’arteria ombelicale e, in generale, dalla possibilità di una scarsa ossigenazione o altri danni a carico del feto.

I rischi sono inferiori per le immersioni entro i 18 metri di profondità, ma in ogni caso è più sicuro astenersi completamente, rimandando l’attività subacquea al termine dell’allattamento.

3. Alpinismo

viaggiare in gravidanza

L’alpinismo non è di per sé uno sport sconsigliato in gravidanza, specie se la futura mamma è in buona forma fisica ed è abituata a scalare. Alcuni rischi, tuttavia, esistono, soprattutto nei primi mesi della gravidanza, quando una ossigenazione carente può causare danni anche gravi a carico del feto.

Al termine della gestazione, invece, l’aumento di volume uterino può affaticare la madre e rendere problematica la respirazione. Statisticamente, infine, i problemi maggiori si riscontrano quando la permanenza in quota si protrae per molte settimane e quando l’altitudine è particolarmente elevata (superiore ai 2.500 metri).

L’effettiva opportunità di praticare o meno alpinismo in gravidanza andrà dunque valutata sulla base di diversi fattori contingenti: condizioni della donna, altitudine, epoca gestazionale, etc.

4. Sci e slittino

Per le amanti delle vacanze sulla neve è consigliabile mantenere prudenza e astenersi dall’andare sugli sci o con lo slittino durante la gravidanza, non solo per il rischio di incidenti e traumi potenzialmente letali per il feto, ma anche perché la crescita del pancione tende a sbilanciare sempre più il baricentro materno, creando qualche difficoltà di equilibrio e modificando la postura.

5. Equitazione

Oltre al rischio di caduta, in questo caso il problema principale è rappresentato dai salti e dalle sollecitazioni importanti a carico del bacino, un rischio che in realtà riguarda anche la corsa, a meno che la futura mamma non sia già abituata a questo tipo di esercizio.

In generale tutte le attività a rischio caduta (anche il ciclismo fuori strada e ginnastica artistica, ad esempio) andrebbero evitate durante la gravidanza.

Lo stesso discorso vale per gli sport di contatto, come calcio, basket, hockey e boxe: i colpi ricevuti anche inavvertitamente possono provocare danni allo sviluppo del feto.

In ogni caso è indispensabile chiedere un parere medico prima di riprendere l’attività sportiva una volta scoperto lo stato interessante.

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