Genitori sostenibili: cosa si intende per approccio sostenibile alla genitorialità
Una guida pratica per i genitori che vogliono mettere in pratica i principi della sostenibilità anche nei confronti dei propri figli.
Una guida pratica per i genitori che vogliono mettere in pratica i principi della sostenibilità anche nei confronti dei propri figli.
Quello della sostenibilità è un tema sempre più diffuso e percepito non solo a livello politico, ma anche delle singole persone che hanno compreso l’importanza (e la necessità) di avere un approccio meno consumistico e più attento. Questo vale per diversi ambiti, compreso quello educativo nei confronti dei figli. Esiste, infatti, un approccio sostenibile alla genitorialità che è importante e interessante conoscere. Parliamo, quindi, dei cosiddetti genitori sostenibili e di come mettere in pratica un modo diverso di essere madri e padri.
L’Unione Europea definisce la sostenibilità (riprendendo l’espressione introdotta per la prima volta nel 1987 nel rapporto Brundtland) come “uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”. Potremmo quindi dire che essere genitori sostenibili significa essere genitori nel vero senso della parola, ovvero persone che hanno a cuore l’interesse presente e futuro dei propri figli.
Essere dei genitori sostenibili, quindi, significa fare delle scelte consapevoli che abbiano un impatto nullo o minimo sull’ambiente. Decisioni che, in questo modo, contribuiscano a costruire un futuro più sano e accessibile per le generazioni future.
Non si tratta di slogan ma di una vera e propria scelta di vita da mettere in atto ogni giorno nelle varie dimensioni in cui sono coinvolti i genitori. Dalla vita familiare all’igiene dei bambini passando per l’educazione al rispetto della natura e il mostrare come anche la stessa cura della casa possa essere sostenibile.
Come mettere in pratica questo approccio sostenibile alla genitorialità? Alcuni consigli arrivano dall’UNICEF e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che hanno sviluppato delle indicazioni con degli esempi concreti di come attualizzare questa aspirazione.
Partendo dai primissimi giorni di vita del neonato uno dei primi consigli riguarda la scelta di utilizzare pannolini riciclabili. I pannolini tradizionali, quelli usa e getta, hanno un tempo di smaltimento di circa cento anni. Considerando che mediamente se ne usano anche 5-6 al giorno è facile intuire l’impatto sull’ambiente. In un approfondimento su questo argomento la BBC ha stimato che i pannolini rappresentino il 2-3% di tutti i rifiuti domestici nel Regno Unito.
Rimanendo in ambito neonatale è utile anche prestare attenzione sia all’allattamento che all’alimentazione del neonato. In questo senso l’allattamento al seno – anche se la scelta di non perseguire questa modalità di alimentazione è spesso legata a esigenze di altra natura, non necessariamente alla volontà di inquinare o di disinteressarsi alle questioni ambientali – è l’opzione più sostenibile rispetto all’utilizzo del latte artificiale che comporta la produzione di rifiuti di imballaggio e risorse energetiche per la sua produzione.
Molto utile può essere anche la preparazione in casa degli omogeneizzati e delle pappe per i neonati, evitando anche qui di produrre rifiuti, oltre ad avere un controllo maggiore sugli ingredienti utilizzati.
Rimanendo nell’ambito alimentare è indispensabile, anche in una prospettiva di prevenzione dell’obesità infantile, ridurre gli sprechi alimentari. È importante che sin dai primi anni i bambini comprendano l’importanza del cibo e a consumare il necessario evitando snack confezionati e altri alimenti non propriamente sani.
La sostenibilità passa anche dalla cura e l’attenzione dei piccoli gesti quotidiani come quelli legati all’uso dell’acqua quando ci si lava i denti, si fa il bagnetto (o la doccia) e a spegnere le luci quando si esce da una stanza.
Un aspetto molto importante su cui i genitori sostenibili possono e devono intervenire è quello dei giocattoli e dei capi d’abbigliamento dei bambini. Il consiglio è quello di prevedere giochi, vestiti e attrezzature usate o rigenerate così da evitare gli sprechi e allo stesso tempo risparmiare.
L’approccio sostenibile alla genitorialità è poi quello che si concretizza non solo sulle scelte individuali, ma anche sull’educazione dei più piccoli. È quindi importante insegnare ai bambini a differenziare i rifiuti e, cogliendo anche l’occasione di stare all’aria aperta, alla conoscenza della natura (in tutte le sue forme) e a come prendersene cura concretamente.
La sostenibilità passa anche e soprattutto dall’utilizzo di prodotti realizzati con materiali riciclabili. Potendo scegliere è quindi preferibile orientarsi verso articoli in legno, cotone organico o bambù evitando i prodotti usa e getta (come le bottigliette di plastica) e preferire quelli riutilizzabili (come le borracce in acciaio inox). Anche per i giocattoli esistono delle alternative ecologiche come quelle in legno o realizzate con materiali riciclati.
Sulla sostenibilità, il rispetto dell’ambiente e l’educazione delle nuove generazioni c’è spesso tanta retorica supportata da un certo disinteresse da parte degli adulti di ieri e di oggi. Scegliere di essere genitori sostenibili significa non solo fare scelte ecologiche, ma anche insegnare i bambini a mettere in atto i medesimi principi nella loro vita quotidiana.
Non si occuperanno di acquistare pannolini, cucinare o fare le pulizie, ma è importante che ricevano quei valori e che li facciano propri. Crescendo anche nelle piccole decisioni quotidiane sapranno mettere in pratica quei principi avendo una sensibilità e un’attenzione tali per cui è normale avere cura dell’ambiente e non il contrario.
Per i genitori prima ancora che le parole sono fondamentali i fatti. L’esempio è indispensabile in quanto i bambini imparano più guardando che ascoltando. Queste diventano importanti con il passare degli anni quando i bambini si interrogano su ciò che li circondano e possono chiedere il perché di scelte e abitudini che magari fuori casa non sono messe in pratica.
La sostenibilità non deve essere qualcosa di estraneo ma la quotidianità che vivono e respirano in casa così da farla propria e continuare a perseguirla anche e soprattutto quando diventeranno adolescenti e poi adulti.