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Con il passare delle settimane e dei mesi la crescita dei bambini incide anche sulle taglie dei pannolini. Scopriamo come cambiano e cosa valutare per scegliere i migliori.
Nel giro di pochi giorni ci si abituerà a cambiare il proprio bambino, a prendersi cura della sua igiene e smaltire correttamente i pannolini sporchi, anche grazie a strumenti come i mangiapannolini. A meno che non si decida di farne a meno (ed è un’eventualità possibile che prende il nome di elimination communication) ogni giorno si utilizzano tanti pannolini. Ma questi non sono tutti uguali e oltre a cambiare per tipologia e modelli (a strappo, a mutandina, biodegradabili, impermeabili, eccetera) essi differiscono per la taglia.
Conoscere le taglie dei pannolini è fondamentale per ogni genitore che dovrà fare i conti con le diverse misure trovando quelle più adatte per rispondere alla crescita del proprio bambino.
Perché è importante conoscere le diverse taglie dei pannolini e saper quale utilizzare per il proprio bambino? Il pannolino è l’indumento essenziale che ogni neonato e bambino utilizzerà ogni giorno per diversi anni (fino a quando non lo toglierà) e deve quindi essere comodo e stabile, assicurando di trattenere e non far fuoriuscire i suoi bisogni, evitando che possa avere delle irritazioni a livello intimo.
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Con il passare dei mesi il neonato inizierà a muoversi, gattonare e camminare e il pannolino deve assecondare i movimenti, senza risultare troppo stretto e scomodo. Ecco perché è fondamentale capire quali sono le taglie dei pannolini e quando è il momento di cambiarli.
È necessario premettere che non esiste una convenzione unica sulle diverse taglie dei pannolini e sebbene, come vedremo, per i pannolini usa e getta (per quelli lavabili il discorso è diverso) esistono sei diverse taglie, queste non sono tutte uguali e cambiano da un produttore a un altro.
Come accade per qualsiasi altro capo d’abbigliamento (maglie, pantaloni, scarpe, eccetera) per cui la vestibilità varia da marca a marca, anche per i pannolini è utile fare riferimento al peso cui ogni taglia corrisponde. In linea generale, quindi, le sei taglie dei pannolini sono:
Alcuni produttori vendono anche la taglia 7, che è riservata ai bambini con un peso ancora maggiore. Per i pannolini lavabili, invece, l’approccio cambia, trattandosi di indumenti regolabili in diverse posizioni e che possono quindi coprire una maggiore fascia d’età.
Il passaggio dal pannolino al vasino (o al riduttore) è molto delicato e il bambino deve essere aiutato a imparare e a gestire autonomamente i pro...
Sono fondamentalmente due gli aspetti da monitorare per scegliere la taglia giusta per il pannolino del tuo bambino: la vestibilità e la capacità di trattenere la cacca e la pipì.
Quando si mette un pannolino a un bambino bisogna assicurarsi che le parti elastiche riescano a chiudere il pannolino, senza stringerlo troppo, correndo il rischio di creare dei segni e degli arrossamenti sui fianchi e sulle gambe, e senza lasciarlo lento.
Per capire che la taglia del pannolino è quella giusta si può provare a infilare due dita tra l’elastico intorno alla vita e la pancia del bambino: riuscirci significa che il pannolino aderisce in maniera corretta.
La divisione delle taglie dei pannolini corrisponde indicativamente al peso del bambino, quindi questo è l’elemento da monitorare per capire quando è il momento di passare alla taglia successiva. Come indicazione generale possiamo dire che i pannolini di taglia 1 sono da utilizzare per i primissimi giorni di vita del bambino e la taglia 2 per il mese successivo. La taglia 3 si inizia a usare a partire dal secondo mese, mentre la taglia 4 dal quinto o sesto mese.
La taglia 5, invece, dopo il primo anno di vita e la taglia 6 quando il bambino è più grande. Ovviamente questa è un’indicazione e non uno schema da seguire in maniera rigida (anche perché le taglie si sovrappongono anche tra loro), in quanto ogni bambino non solo cresce in maniera diversa dall’altro, ma può avere maggiori o minori difficoltà con una taglia rispetto a un bambino della stessa età.
Il metodo per capire quando è il momento per cambiare la taglia dei pannolini è quello di valutare il bambino e scoprire i segnali che mostrano che è giunto il momento di cambiare taglia.
La taglia del pannolino è piccola quando gli elastici adesivi di fissaggio non raggiungono la parte centrale della cintura o si aprono spesso, così come quando il pannolino non copre completamente il sedere del bambino.
Anche la presenza di arrossamenti o irritazioni sulla pelle (che potrebbero essere anche sintomi di una dermatite da pannolino) è un segnale chiaro che quella taglia non va più bene per il bambino. Anche quando il piccolo tira il pannolino o mostra segni di disagio è il momento di provare a passare a una taglia più grande.
Infine se non si riescono a estrarre le alette laterali poste nella parte centrale del pannolino (quelle destinate a bloccare le fuoriuscite) o si fa fatica a chiudere e mettere il pannolino pulito, è necessario cambiare taglia.
Di contro se gli elastici di fissaggio si sovrappongono, se il pannolino è evidentemente largo e non aderente e, ancora, se il bambino si ritrova umido o sporco (specialmente al mattino), molto probabilmente la taglia del pannolino è troppo grande ed è necessario passare a una inferiore. In alternativa si può valutare l’utilizzo di un’altra marca che possa, per la stessa taglia, risultare comoda e stabile.
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