Un fenomeno comune in età pediatrica è quello della rinorrea, ovvero del naso che cola. Si tratta di una realtà diffusa che spesso si manifesta insieme alla congestione nasale ma che, occasionalmente, può verificarsi anche in maniera isolata.

Cerchiamo di comprendere le cause della rinorrea nei bambini, i rimedi da adottare e quando è una condizione di cui preoccuparsi.

Cos’è la rinorrea?

Come anticipato con il termine rinorrea si intende propriamente il naso che cola. Come evidenziato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù la rinorrea è la conseguenza di un’infiammazione delle alte vie respiratorie. Una condizione che, oltre alla fuoriuscita di una secrezione chiara (che può essere anche filamentosa, mucosa o purulenta), provoca la sensazione di naso chiuso.

L’American Family Physician precisa come solitamente la rinorrea nei bambini inizia quando il raffreddore inizia a migliorare. Dopo che il virus del raffreddore ha infettato per la prima volta il naso e i seni nasali, l’organismo inizia a produrre molto muco, che ha lo scopo di eliminare il virus.

Dopo un paio di giorni il muco cambia colore passando dall’essere chiaro a biancastro o giallastro fino a diventare verdastro dopo che i batteri che vivono nella cavità nasale ricrescono. Si tratta quindi di un processo che potremmo definire fisiologico e che indica come l’organismo stia reagendo alla presenza di un’agente patogeno estraneo e nocivo com’è appunto il virus del raffreddore.

La cavità nasale, spiega il Cleveland Clinic, ha lo scopo di filtrare, umidificare, riscaldare o raffreddare l’aria che passa al suo interno in modo che quella che arriva nei polmoni sia pulita. Perché questo avvenga, la cavità nasale è caratterizzata da un particolare rivestimento (mucosa), nel quale sono presenti numerose ghiandole che si occupano della produzione di muco, una sostanza che contiene anticorpi ed enzimi che eliminano i virus e i batteri indesiderati.

Le cause della rinorrea nei bambini

Il Manuale MSD riporta tra le principali cause di rinorrea nei bambini:

  • sinusite acuta;
  • allergie;
  • iperutilizzo di decongestionanti;
  • corpo estraneo nasale;
  • rinite vasomotoria;
  • infezione virale delle alte vie respiratorie.

Nella sinusite acuta il naso cola generalmente da una sola parte ed è caratterizzato da una secrezione mucopurulenta. A volte si ha anche un dolore localizzato al volto, una cefalea, l’eritema sul seno mascellare o frontale e la percezione di un gusto metallico o comunque sgradevole.

In presenza di allergie, le secrezioni sono acquose e accompagnate da starnuti e occhi umidi. L’iperutilizzo di decongestionanti determina un cosiddetto effetto rimbalzo sulla congestione quando il loro effetto si esaurisce provocando una mucosa pallida e tumefatta.

In presenza di un corpo estraneo nel naso, la secrezione è unilaterale, maleodorante e a volte striata di sangue. Nella rinite vasomotoria la secrezione è acquosa e accompagnata da starnuto e mucose gonfie e arrossate. Infine nelle infezioni virali delle alte vie respiratorie la secrezione è acquosa e associata a malessere e mal di gola.

Rinorrea nei bambini: i rimedi

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Fonte: iStock

Come visto elencandone le cause, la rinorrea nei bambini non necessita di una cura antibiotica e il ricorso ai farmaci non è sempre una soluzione, soprattutto nei bambini. Sebbene il naso che cola possa essere fastidioso (specie in associazione con altri sintomi), l’assunzione dei medicinali non accelererà la guarigione.

Tra i rimedi che è possibile percorrere per alleviare il fastidio provocato dalla rinorrea si può utilizzare un vaporizzatore a nebbia fredda (prestando attenzione a non aumentare troppo l’umidità della stanza), posizionare un ulteriore cuscino nel letto in modo che il bambino possa respirare meglio durante il sonno, effettuare regolari lavaggi nasali per rimuovere il muco e, d’accordo con il pediatra anche tenendo conto della causa e dell’età del bambino, ricorrere a dei decongestionante da banco.

Il portale MedLinePlus, per esempio, ricorda come l’utilizzo degli spray nasali non sia raccomandato nei bambini con meno di 2 anni e che questi prodotti non vanno utilizzati per più di 3 giorni consecutivi.

Tra i rimedi consigliati per i bambini, come indicato dalla Società Italiana di Pediatria, c’è anche il ricorso all’aerosol, avendo cura di utilizzare farmaci solamente dietro prescrizione medica. In generale, è consigliato che il bambino resti a riposo per qualche giorno (anche perché la rinorrea può essere il sintomo di una condizione contagiosa) e che sia costantemente idratato preferendo bevande tiepide che aiutano ad ammorbidire il muco e a liberare il naso.

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Categorie

  • Bambino (1-6 anni)