Le macchie sulla pelle destano sempre grande preoccupazione nei genitori. Occupiamoci in modo particolare delle petecchie nei bambini, un tipo di macchia cutanea generalmente innocua ma che in alcuni casi, come evidenziato in questo studio, possono essere associate a malattie gravi.

Uno studio ha stimato come il 2,5% circa dei casi sottoposti all’attenzione di un pronto soccorso pediatrico erano di bambini con rash petecchiale. Questo perché pur essendo il più delle volte una manifestazione non legata a infezioni o malattie gravi è sempre un disturbo da non sottovalutare.

Cosa sono le petecchie?

Cosa-sono-le-petecchie
Fonte: iStock

Le petecchie sono macchie puntiformi di dimensioni inferiori ai 2mm che colpiscono la pelle e le mucose. Di forma rotonda e piatta inizialmente si manifestano come macchie rossastre per poi diventare di colore giallastro e, quindi, sparire.

La particolarità delle petecchie è che si tratta di un tipo di macchia che non svanisce se viene premuta con il dito. Questa caratteristica consente la digito-vitro-pressione, l’esame utilizzato in dermatologia per riconoscere le macchie cutanee. Si esegue, infatti, una pressione con un vetrino per verificare se la macchia scompare (e in quel caso si ha un eritema) oppure no (come nel caso delle petecchie). Come puntualizzato dall’ospedale Humanitas Mater Domini quando si hanno delle petecchie ravvicinate si utilizza il termine porpora.

Dove si formano nei bambini?

Di per sé le petecchie sono l’effetto della rottura dei capillari che provoca una piccola emorragia. A differenza di altri fenomeni nelle petecchie il sangue non fuoriesce ma si accumula nella zona sottostante la lesione. Possono comparire su tutte le parti del corpo e spesso interessano gli arti inferiori (gambe, piedi e caviglie), ma anche schiena, busto e viso.

Le possibili cause delle petecchie nei bambini

Sono diverse le cause di porpora e petecchie nei bambini. Il Royal Children’s Hospital Melbourne le distingue in virali, batteriche, meccaniche, ematologiche o di altra natura. Questo studio segnala come tra le cause fisiopatologiche più comuni ci sono la trombocitopenia, la disfunzione piastrinica, i disturbi della coagulazione e la perdita dell’integrità vascolare.

I principali virus responsabili delle lesioni petecchiali sono l’Enterovirus, l’Adenovirus e il virus dell’influenza. Tra i batteri troviamo il Neisseria meningitidis, lo Streptococco pneumoniae, l’Haemophilus influenzae, lo Streptococco di gruppo A e lo Staphylococcus aureus.

Forti attacchi di vomito e tosse, l’utilizzo troppo stretto del laccio emostatico o anche lesioni (accidentali e non) possono essere alla base delle lesioni meccaniche responsabili delle petecchie. Le cause ematologiche includono la trombocitopenia immune, i tumori maligni (compresa la leucemia acuta), l’anemia aplastica, la coagulazione intravascolare disseminata e la sindrome emolitica uremica. Sono da considerare anche la vasculite, la trombocitopenia indotta dai farmaci e la porpora di Henoch-Schönlein come possibili cause delle petecchie nei bambini.

Nei neonati (la cui valutazione e gestione deve essere tempestiva) anche il citomegalovirus congenito, il lupus neonatale e la toxoplasmosi possono causare la comparsa delle petecchie.

Quando preoccuparsi e rivolgersi a un pediatra?

La valutazione delle petecchie nei bambini si basa innanzitutto sull’età del paziente, il momento in cui queste sono comparse, quindi sulla zona del corpo interessata, sintomi associati (febbre, tosse, vomito, eccetera) e la presenza di eventuali sanguinamenti (gengivali, epistassi, eccetera).

Parallelamente, dopo una prima valutazione fisica, possono essere eseguiti degli esami più specifici. Un documento dell’University Hospital of South Manchester riporta gli esami del sangue, l’esame delle urine, il tampone faringeo, la radiografia del torace e la puntura lombare (rachicentesi), eseguita per il sospetto di meningite.

Oltre all’eruzione cutanea in sé (da sottoporre sempre alla valutazione del pediatra) si rivelano dirimenti anche i sintomi e i segni cui può andare incontro il bambino. Episodi di tachicardia, riduzione del livello di coscienza, perdita di peso, ipertensione o presenza di lividi sono i principali elementi che destano preoccupazione e necessitano il tempestivo ricorso al più vicino pronto soccorso.

Nella maggior parte dei casi le eruzioni petecchiali non necessitano di un trattamento specifico e tendono poi a scomparire spontaneamente. La cura dipende, ovviamente, dalla causa sottostante e può prevedere la somministrazione di antibiotici o cortisonici, immunosoppressori e terapie antitumorali. Dopo la prima valutazione si valuta la possibilità di dimettere il bambino, mantenerlo sotto osservazione in ospedale o prevederne il ricovero in terapia intensiva.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Categorie

  • Bambino (1-6 anni)