Orlando è una variante, originariamente toscana, del nome Rolando; la ragione dell’inversione delle due lettere iniziali non è chiara: potrebbe trattarsi di una metatesi, oppure potrebbe derivare dal vocativo francese “o Rolande!”, divenuto “Orlande!”.

Inizialmente diffuso solo in Toscana, il nome si estese poi in tutto il Paese durante il Rinascimento, grazie a Boiardo e Ariosto che, rispettivamente nell’Orlando innamorato (1483) e nell’Orlando furioso (1516), ribattezzarono così il paladino Rolando, protagonista della Chanson de Roland, venendo imitati da tutte le opere successive.

Il nome si ritrova anche in lingua inglese a partire dal XVI secolo, usato, tra l’altro, da Shakespeare per un personaggio della commedia Come vi piace del 1599, ed è portato dalla città statunitense di Orlando, in Florida, che, almeno apparentemente, deve il proprio nome a un tal Orlando Reeves, soldato lì ucciso nel 1835 dai nativi Seminole.

In Italia nel 2020 c’è stato un balzo in avanti per il nome attribuito a 118 neonati.

Nel martirologio non compare alcun santo con questo nome, ma va notato che i Bollandisti riportano negli Acta Sanctorum (tra i praetermissi, ossia i santi e i beati di cui non viene riportata la Vita) proprio il paladino Orlando, caduto a Roncisvalle nel 778 e commemorato il 31 maggio, il cui culto come santo è effettivamente molto antico.

In linea di massima, però, Orlando può essere considerato un nome adespota.

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