Molti genitori di bambini con bisogni educativi specifici e disturbi specifici dell’apprendimento si interrogano quale sia la strategia di trattamento più adeguata e, spesso, nelle loro ricerche incontrano quello che è conosciuto dal nome del suo fondatore e della famiglia che oggi continua a promuoverlo come “metodo Doman”, un sistema che prevede una serie di trattamenti domiciliari, effettuati dai genitori nel suo ambiente familiare.

Ma come funziona questo metodo? E per quali condizioni è indicato?

Cos’è il metodo Doman?

Il metodo Doman, spiega il sito dedicato, è «un sistema di trattamenti domiciliari progettato per aiutare i bambini con bisogni speciali a svilupparsi e progredire in ogni area funzionale, con l’obiettivo finale del benessere».

I genitori frequentano “Il Metodo Doman: Dai Bisogni Speciali al Benessere”, un seminario di formazione offerto da Doman International e imparare come eseguire il metodo a casa e aiutare così i propri figli a raggiungere il loro massimo potenziale.

Il metodo prende il nome dall’ideatore Glenn Doman, che dal 1955 ha creato a Philadelphia gli Institutes for the Achievement of Human Potential (IAHP, Istituti per il Raggiungimento del Potenziale Umano).

Assieme al neurochirurgo Temple Fay iniziò a sviluppare programmi di trattamento per aiutare i pazienti adulti che avevano subito un ictus, concentrandosi non sui sintomi ma sul problema che ne era alla base, e in seguito allargò le sue ricerche allo sviluppo di trattamenti per bambini con bisogni speciali, dato che anch’essi manifestavano condizioni neurologiche.

Poiché secondo le sue ricerche i migliori risultati erano quelli ottenuti dalle famiglie che portavano avanti i trattamenti con i loro figli, da soli e a casa loro, Doman iniziò ad insegnare alle famiglie alcune tecniche per eseguire a casa i vari programmi di trattamento. La grande differenza rispetto ad altri trattamenti, quindi, è il ruolo dei genitori, che diventano in un certo senso i terapisti dei loro figli.

Metodo Doman: in quali casi è efficace?

Il metodo Doman viene applicato nel trattamento di diverse condizioni, come:

  • autismo;
  • paralisi cerebrale;
  • ritardo dello sviluppo;
  • ADD/ADHD;
  • PDD-NOS (disturbo pervasivo dello sviluppo);
  • trisomia 21 e altre malattie genetiche;
  • disordine genetico;
  • epilessia;
  • difficoltà di apprendimento;
  • aprassia del linguaggio.

Il metodo, però, in alcuni casi è utilizzato anche per potenziare le capacità di apprendimento lessicale dei bambini sani, per insegnare loro a leggere in età precocissima, a 3 anni, iniziando l’avvicinamento alla lettura già prima del compimento dell’anno.

Ad oggi, però, non c’è una validazione scientifica delle teorie di Doman, nei cui confronti la American Academy of Pediatrics ha lanciato diversi avvertimenti. Secondo uno studio pubblicato su Pediatrics nel 1999 a cura del Committee on Children With Disabilities,

questo trattamento si basa su una teoria antiquata e semplificata dello sviluppo del cervello. Le informazioni attuali non supportano le affermazioni dei sostenitori secondo cui questo trattamento è efficace e il suo uso continua ad essere ingiustificato.

Gli esercizi del metodo Doman

Il metodo, spiega il sito, non consiste in un unico trattamento o in una singola attività, ma è un vero e proprio “sistema olistico di trattamenti” che prevede trattamenti fisiologici, nutrizionali, fisici, sensoriali e cognitivi. Per questo motivo è necessario un team di persone esperte in ognuna delle singole aree che possano insegnare alle famiglie a effettuare i diversi trattamenti.

Non c’è un programma standard, ma un piano personalizzato per ogni bambino, basato sulle sue capacità sensoriali – in particolare della vista, dell’udito e del tatto – e sul suo livello di mobilità, oltre che su una valutazione dell’uso del linguaggio e delle competenze manuali.

Alla base di ogni programma ci sono delle linee guida comuni che, oltre all’importanza di proporre i trattamenti sotto forma di giochi che possano divertire i bambini per evitare la perdita di concentrazione ed interesse e l’idea che i genitori siano i terapisti dei figli, prevedono l’apprendimento attraverso la stimolazione dei cinque sensi.

Secondo Dolman, infatti, vista, tatto, udito, olfatto e gusto sono ciò che ci ha permesso di imparare tutto ciò che sappiamo e stimolando questi sensi è possibile stimolare lo sviluppo del cervello.

Per l’apprendimento precoce, il metodo Doman prevede una serie di esercizi diversi per le singole fasce d’età che attraverso l’utilizzo di flash card e altri supporti progressivamente più complessi promettono di insegnare ai piccoli a leggere già da 3 anni.

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Categorie

  • Bambino (1-6 anni)