Si può scrivere in diversi modi, Maia, Maja o Maya, e le varianti possono avere origini diverse, tutte valide, ovvero che identificano nomi omografi provenienti da diverse culture. Nel caso di Maia, ad esempio, si tratta di un nome ripreso dalla mitologia greca, dove era portato da una delle Pleiadi, Maia; è scritto Μαια e il suo significato è ignoto, anche se si ritiene che potrebbe forse esseer “nutrice”, “madre” (derivato dal suono onomatopeico fatto dai neonati, come “mamma”). Viene usato anche in georgiano, scritto მაია (Maia o Majja), e da questa figura prendono il nome sia la stella Maia che l’asteroide 66 Maja.

Un’altra versione lo farebbe invece risalire alla mitologia romana, dove era portato dalla dea della primavera moglie di Vulcano, Maia, e il nome in latino significa “colei che porta crescita” oppure “colei che è grande”, correlato a Magno, “grande”; da qui deriva il nome del mese di maggio.

La variante Maja è invece diffusa nel mondo polacco, tedesco, scandinavo, croato, sloveno e serbo (in cirillico Маја, Maja). Ha una forma maschile in sloveno, Maj, che potrebbe anche essere derivata dal nome del mese di maggio in tale lingua[8]

Infine, Maya è un nome indiano, basato sul sanscrito माया (maya) che significa “illusione”: è un nome alternativo della dea Durgā e venne portato anche dalla madre del Gautama Buddha, la regina Maya.

In Italia il nome è apparso molto in crescita a partire dal 2002, ed è poi decresciuto nuovamente come popolarità negli ultimi anni, pur rimanendo un nome molto apprezzato. Nel 2020, infatti, sono state chiamate così 319 neonate. Il picco si è avuto nel 2013, con 588 bambine chiamate così.

Non ci sono sante o beate che portano questo nome, che dunque è da considerarsi adespota e festeggiabile in occasione di Ognissanti, il 1° novembre. In alternativa, si può celebrare lo stesso giorno di Maria, di cui può essere considerato una variante.

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