Si tratta di un nome di origine semitica, basato sul termine aramaico מרתא (maretha, femminile di mār o mara), che significa “signora”, “padrona”, ed è quindi affine, dal punto di vista semantico, ai nomi Sara, Donna, Lia, Creusa, Freya, Despina e Matrona.

Si tratta di un nome di tradizione biblica, in quanto portato da Marta, la sorella di Maria e Lazzaro, citata nel Vangelo di Luca e in quello di Giovanni, e proprio grazie a tale figura il nome si è diffuso. Nel nostro Paese è in effetti ben attestato in tutta la penisola, in modo particolare in Trentino-Alto Adige. Secondo dati dell’ISTAT nei primi anni del XXI secolo è tra i primi 30 nomi preferiti per le nuove nate.

Nel 2020 sono state 1223 le neonate chiamate in questo modo su tutto il territorio nazionale.

La forma Martha non venne usata in Inghilterra fino a dopo la Riforma Protestante, mentre la forma diminutiva inglese Matty, oramai arcaica, è anche un diminutivo per il nome Matthew; da essa deriva il nome Patty (con il cambio di consonante iniziale che si riscontra anche in Meggy-Peggy e Molly-Polly), che però è attualmente usato come diminutivo per il nome Patricia.

L’onomastico viene festeggiato il 29 luglio, in onore di santa Marta di Betania, sorella di Lazzaro e Maria di Betania, amica di Gesù; tuttavia, esistono altre sante e beate celebrate nel corso dell’anno con questo nome.

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