Parliamo forse di uno dei nomi in assoluto più comuni e popolari da sempre nel nostro Paese; Mario deriva dal latino Marius, nome tipico della gens Maria, la cui origine non è del tutto certa. Si pensa che possa essere basato sul termine mas, maris, che vuol dire “maschio”, “uomo”, ma secondo altre ipotesi potrebbe anche essere un derivato dal nome del dio Marte, il che lo renderebbe un nome teoforico analogo a Marzio, Martino, Marziale, Marco e altri su questa scia.

C’è poi una terza linea di pensiero, che lo condurrebbe al nome del dio osco Mavors o Mamars, da cui “Marte” stesso deriva, al termine etrusco maru, di significato incerto, o anche al latino mare, “mare”.

Per quanto occasionalmente venga utilizzato come forma maschile di Maria, i due nomi non sono in alcun modo correlati; la corretta forma femminile di Mario sarebbe infatti Mària, con l’accento sulla prima “a”.

Come detto, parliamo di un nome che ha goduto di ampia popolarità soprattutto nel XX secolo, tanto da essere il quinto nome maschiler per diffusione in Italia praticamente per tutto il periodo, scendendo poi sotto i primi venti solo nei primi decenni del XXI secolo. A oggi circa 810820 persone si chiamano Mario.

L’onomastico si celebra generalmente il 19 gennaio, in memoria di san Mario, martire con la moglie e i figli a Roma, ma c’è una data anche il 31 dicembre, in onore di san Mario di Avenches, o di Losanna, vescovo.

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