La lettura è un diritto dei bambini, specialmente nei primi tre anni di vita. Tra le ragioni di questa affermazione dell’UNICEF c’è anche la consapevolezza, basata su diverse evidenze scientifiche, che tramite la lettura i bambini sviluppano le basi per un’infanzia e una vita adulta sana.

Leggere ad alta voce ai bambini, quindi, non è solo uno svago o un’attività piacevole, ma anche un metodo molto valido con il quale i bambini imparano molte cose e ottengono importanti benefici.

Leggere ad alta voce ai bambini e ai neonati fa bene?

Sin dalla nascita, leggere libri ai bambini ha su di loro un effetto profondamente benefico.

Ci sono vantaggi, spiega l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, sia in termini di capacità di stabilire una connessione profonda con i bambini sia dal punto di vista emotivo, cognitivo, linguistico, relazionale e sociale.

Perché è una buona abitudine

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Fonte: iStock

Il primo grande beneficio del leggere ad alta voce ai bambini è legato a favorire l’attaccamento sicuro. Come riportato da Save the Children, infatti, l’ascolto delle parole lette, recitate e cantate da parte dei genitori e dei caregiver di riferimento rappresentano per il bambino un’emozione più che il vero e proprio significato semantico delle parole.

La lettura dei libri è per i bambini un’esperienza felice del loro rapporto con gli adulti. Ed è utile anche per i genitori che in questo modo sperimentano diversi metodi comunicativi diversi dal linguaggio funzionale.

Leggere ad alta voce poi fa bene ai bambini perché li accompagna nello sperimentare nuove emozioni e sensazioni. I bambini sono curiosi, ma anche insicuri e tramite la lettura riesce ad avere un approccio tranquillo e condiviso di queste nuove realtà. Anche se non capisce il senso e il significato delle parole percepisce l’emozione e l’empatia che l’adulto gli trasmette mediante la lettura. Ed è il motivo per cui i libri per bambini della fascia 0-24 mesi sono composti da rime, suoni e onomatopee.

L’abitudine di leggere contribuisce allo sviluppo di abitudini e comportamenti caratteristici. La lettura ha poi il vantaggio di stimolare e liberare l’immaginazione e la creatività migliorando la conoscenza del mondo che li circonda. Fin da piccoli i bambini si mettono nei panni dei protagonisti delle storie risolvendo problemi e immaginando soluzioni preparandoli sostanzialmente ad affrontare la vita quotidiana; la loro vita quotidiana fatta anch’essa di sfide, imprevisti e novità.

Le storie aiutano i bambini anche a imparare concetti astratti come il prima e il dopo, l’azione associata a una conseguenza, il problema che richiede una soluzione. C’è poi un contributo ad acquisire valori come l’aiuto al prossimo, il comprendere i sentimenti altrui e il comunicare le proprie emozioni. Grazie ai libri il bambino riconosce le emozioni, le chiama per nome e proprio per questo impara a gestirle superando la paura.

Tutto questo si rivela fondamentale sia perché il bambino si sente libero di esprimere cosa prova riuscendo a capire gli stati d’animo che vive, ma anche ad avere e mantenere relazioni sane con gli altri.

Dal punto di vista strettamente linguistico il bambino acquisire un vocabolario ricco di termini e impara l’organizzazione del pensiero; elementi fondamentali per sviluppare una comunicazione efficace. Inoltre, come spiegato anche dall’U.S. Department of Health, tramite l’ascolto delle parole i bambini imparano prima a parlare.

In un contributo dell’American Academy of Pediatrics si evidenzia come il precoce inizio della lettura ad alta voce è associato allo sviluppo di migliori competenze linguistiche, interesse per la lettura, ricchezza del vocabolario e complessità della sintassi. Oltre al maggior numero di parole i libri aiutano a comprendere la struttura delle frasi e gli elementi della grammatica in maniera migliore rispetto a quanto riesce a fare il linguaggio colloquiale.

C’è anche il beneficio sociale dei bambini esposti fin dalla prima infanzia alla lettura che si inseriscono meglio nella società e tendono ad avere risultati migliori a scuola. Infine leggere ad alta voce ha anche una funzione terapeutica, aiutando i bambini a ridurre lo stress e a diminuire le emozioni negative.

Cosa leggere ai neonati e ai bambini?

Oltre a leggere ad alta voce è necessario prestare attenzione alla scelta del libro (e dei libri) proposti ai bambini. Nei primi mesi di vita sono consigliati libri fatti di filastrocche e ninne nanne, mentre intorno all’anno di vita si rivelano molto utili i libri che favoriscono l’esplorazione tattile e quella orale. A partire dal primo anno di vita sono ideali i libri sonori o che si muovono che stimolano la curiosità del bambino.

Tra i 2 e i 3 anni, invece, si rivelano adatti i libri che esplorano le sfide quotidiane dei bambini (mangiare, usare il vasino, eccetera) che svolgono una funzione educativa ma soprattutto rassicurante. Dopo i 3 anni si possono introdurre libri nei quali i personaggi provano sentimenti umani che aiutano il bambino a capire e gestire le paure e le difficoltà.

Leggere ad alta voce ai bambini continua a essere utile con la crescita e non esaurisce la sua importanza con la fine della seconda infanzia. Crescendo i bambini sviluppano i propri gusti letterari e possono preferire un genere di libro rispetto a un altro potendo così scoprire nuovi mondi e confrontarsi con questioni profonde.

5 consigli per rendere la lettura ad alta voce più efficace

1. Non smettere di leggere

Perché leggere ad alta voce sia un’attività realmente efficace è necessario che sia continuativa nel tempo. È quindi necessario mantenere una certa continuità così che, anche crescendo, il bambino sviluppi un reale interesse per la lettura.

2. Scegliere libri adeguati

I libri per bambini sono spesso classificati per età proprio per offrire contenuti adeguati alle loro capacità. È importante, quindi, offrire loro libri adeguati ricordando che molto della capacità di questa attività risiede nell’esperienza condivisa con i genitori e nel piacere di ascoltare la lettura di un libro.

3. Non avere paura

Uno dei principali consigli per i genitori è quello di favorire l’esplorazione e la conoscenza tramite i libri. I libri da leggere ai bambini non devono essere necessariamente didascalici e comprensibili (nell’accezione che noi adulti diamo a questo termine). I bambini si muovono tranquillamente anche nel nonsenso e traggono beneficio, come detto, più dall’esperienza del leggere che nel contenuto del libro.

4. Libri per tutte le occasioni

I libri possono rivelarsi un alleato prezioso anche per affrontare le varie dinamiche (a volte anche impreviste) che la vita riserva. Da un lutto all’arrivo di un fratellino/sorellina allo spannolinamento passando per l’abbandono del ciuccio; ciascuna di queste fasi (e sono solo degli esempi) rappresenta per il bambino un’occasione per imparare oltre che una prova emotiva; per i bambini che sono stati cresciuti leggendo i libri possono costituire un riferimento importante anche nelle fasi più delicate della vita e della crescita.

5. Non solo lettura

L’esperienza della lettura ad alta voce può essere anche l’occasione per offrire al bambino ulteriori opportunità di apprendimento. Dal fare una pausa per spiegare le cose (magari incalzati dalle domande dei bambini) al prevedere del tempo per dare l’opportunità ai bambini di fare domande, prevedendo anche di dare ai piccoli lettori la possibilità di leggere loro la storia.

Parallelamente è utile anche collegare gli episodi dei libri che si leggono agli eventi della vita reale così da massimizzare l’efficacia della lettura ad alta voce.

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  • Bambino (1-6 anni)