Jordan è un nome molto comune nel mondo anglosassone che da qualche anno si sta imponendo anche in Italia; è in realtà sia un nome che un cognome, che trae le proprie origini dal fiume Giordano, che ha dato anche il nome a un Paese, la Giordania.

Le radici sono nell’ebreo ירדן, che significa “andare giù”, in relazione proprio al fiume che scorre nel Mar Morto. Secondo il Nuovo Testamento, Giovanni Battista battezzò Gesù Cristo nel Giordano, e durante le Crociate sia crociati che pellegrini riportavano parte dell’acqua del fiume in contenitori da utilizzare per il battesimo dei propri figli; questa abitudine contribuì così a rendere il nome popolare.

Ma a diffondere il nome potrebbe essere stato anche il germanico Jordanes , che era il nome di uno storico gotico del VI secolo.

La forma greca è Ἰορδάνης ( Iordanes ), in arabo è Al-Urdunn , in latino Jordanus, in italiano Giordano.

La forma inglese del nome sembra essersi estinta dopo il medioevo, ma ha ricominciato a essere usata nel XIX secolo, diventando particolarmente popolare negli Stati Uniti e in altri paesi nella seconda metà del XX secolo.

Fino alla fine degli anni ’70, Jordan’ era prevalentemente usato come nome maschile negli Stati Uniti, ma in seguito iniziò a guadagnare popolarità anche come nome femminile. Nel 2006, i maschi che portavano questo nome negli Stati Uniti erano il 72,5%. Per quanto riguarda i cognomi, invece, il più popolare Jordan è ovviamente il cestista Michael.

In Italia la sua diffusione è triplicata nell’arco di vent’anni: nel 2019 sono stati 94 i neonati chiamati così.

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