I bambini sono costantemente esposti a infezioni virali e quelle che colpiscono la bocca e le prime vie aeree sono tra le più diffuse. L’herpangina nei bambini, nota anche come faringite vescicolare, è una di queste.

L’herpangina è una malattia prettamente pediatrica, ma sono stati riscontrati casi anche in neonati e giovani, che solitamente è epidemica e ha i suoi picchi in estate e in autunno. È caratterizzata dalla presenza di vescicole e ulcere in bocca, prevalentemente nel palato e nella parte posteriore della gola.

È una condizione molto diffusa e dalla rapida trasmissione, ma allo stesso tempo anche facilmente gestibile e risolvibile.

Cos’è l’herpangina?

Propriamente l’herpangina è un’infezione di tipo virale che colpisce prevalentemente i bambini tra i 3 e i 10 anni. L’herpangina nei bambini è considerata come una patologia prevalentemente pediatrica in quanto gli adulti, generalmente, hanno sviluppato gli anticorpi e non subiscono le conseguenze dell’infezione virale.

Questa infezione ha una manifestazione clinica simile alla nota mani-piedi-bocca, innanzitutto perché la malattia inizia in entrambi i casi con il mal di gola e la febbre, prima che compaiano le ulcere e le vescicole.

Anche la modalità di trasmissione è molto simile, ma esistono importanti differenze per quel che riguarda la posizione delle piaghe. Nella mani-piedi-bocca, infatti, le lesioni, come indica il nome stesso, colpiscono anche le estremità degli arti inferiori e superiori, mentre nell’herpangina si localizzano esclusivamente in bocca e in gola.

Herpangina: le cause

A causare l’infezione da herpangina nei bambini sono prevalentemente i virus Coxsackie A e B e 22 sierotipi di Enterovirus. Molto meno comunemente può essere provocata da un’infezione da Echovirus.

I sintomi dell’herpangina nei bambini

L’infezione da herpangina può provocare tanti sintomi, alcuni anche molto diversi tra loro e ogni bambino può manifestare sintomi differenti. Di per sé questa è una malattia febbrile acuta che tra i principali sintomi prevede mal di testa, dolore al collo, gola infiammata, ingrossamento delle ghiandole linfatiche, perdita di appetito, difficoltà nel deglutire e, nei neonati, anche vomito e produzione eccessiva di bava.

La condizione caratteristica dell’infezione da herpangina è data dalla comparsa, dopo due giorni dall’infezione, di piccole vesciche e ulcere di colore grigio chiaro e con il bordo rosso. Nel giro delle prime quarantotto ore si sviluppano fino a un massimo di venti papule di uno o due millimetri di diametro che si formano principalmente sulla lingua, le tonsille, l’ugola e il palato molle.

Generalmente questa infezione non causa delle complicanze e nonostante l’immunità che si sviluppa è possibile avere delle recidive, determinate da altri virus del gruppo di quelli responsabili dell’herpangina. In rari casi – e sono quelli in cui consultare il proprio pediatra – l’infezione può provocare una febbre alta (superiore ai 39° C), la disidratazione (per la poca voglia del bambino di bere e mangiare) e la persistenza oltre i cinque giorni delle ulcere e delle vesciche.

La diagnosi è tramite valutazione clinica e gli esami specifici per individuare il virus non sono quasi mai necessari. Questo perché è piuttosto semplice riconoscere l’herpangina nei bambini e distinguerla da altre infezioni simili, in quanto questa si manifesta in un ristretto periodo dell’anno e in una fascia d’età piuttosto limitata.

Herpangina nei bambini: contagio e durata

Il contagio dell’infezione da Herpangina nei bambini è di tipo oro-fecale e il più delle volte avviene tramite goccioline respiratorie, tosse, starnuti. I virus responsabili dell’Herpangina possono sopravvivere anche diversi giorni sui giocattoli, sulle maniglie delle porte o su altri oggetti con cui i più piccoli sono entrati a contatto.

Il contagio è maggiore nei primi sette giorni dall’infezione e può colpire non solo i bambini in età pediatrica (neonati e quelli dai 3 ai 10 anni), ma anche soggetti immunodepressi e le donne in gravidanza.

Herpangina: trattamento e cura

Generalmente la guarigione dall’infezione avviene spontaneamente nel giro di 7-10 giorni e il principale trattamento è quello di riduzione degli effetti dei sintomi. Non esistono farmaci contro questo virus e per alleviare il disagio provocato dai sintomi possono essere prescritti il paracetamolo, l’ibuprofene o anche alcuni anestetici topici che permettono di dare sollievo al bambino.

È assolutamente pericoloso somministrare farmaci autonomamente senza il consulto del medico. Molti medicinali, infatti, come l’aspirina per i bambini o gli antibiotici, non sono risolutivi del problema e possono anzi provocare seri danni sulla salute dei più piccoli.

Più che la cura farmacologica è molto importante supportare il bambino con l’igiene orale e degli sciacqui con acqua salata, ma anche con una corretta idratazione e alimentazione. Alcuni alimenti, come i latticini, i cibi caldi e quelli particolarmente salati o speziati, infatti, possono irritare le ulcere presenti sulla gola e sulla bocca e aumentare il fastidio, per cui meglio orientarsi verso alternative più piacevoli.

Un importante aspetto del trattamento dell’herpangina nei bambini è quello legato alla prevenzione. Innanzitutto quella per l’igiene, educando i bambini al lavaggio frequente e corretto delle mani, soprattutto dopo essere stati in bagno e prima di mangiare. Inoltre l’attenzione riguarda anche i genitori, specie dopo aver lavato i bambini o aver cambiato i pannolini, che devono accuratamente lavarsi le mani e disinfettare le superfici e i ripiani del bagno o degli oggetti con i quali i bambini sono entrati a contatto.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Categorie

  • Bambino (1-6 anni)