Giada, nome molto comune per le bambine, è un nome affettivo, che richiama l’omonima pietra preziosa e perciò fa parte di quella gamma di nomi ispirati a gemme, quali Ambra, Smeralda, Diamante, Perla e così via.

Nei tempi antichi si pensava che la giada potesse avere proprietà terapeutiche e quindi alleviare malattie renali, motivo per cui si chiama così: “giada” deriva infatti dallo spagnolo piedra de la ijada, cioè “pietra del fianco”, oppure “pietra delle viscere” o “pietra delle coliche”. Etimologicamente, ijada viene dal latino volgare iliata, a sua volta dal latino ileus, che significa appunto “colica”.

Questa particolare credenza era già diffusa tra i greci, che la chiamavano infatti “nefrite” (da νεφρός, nephros, “rene”).

Per quanto la diffusione sia piuttosto recente, in Italia Giada è un nome molto apprezzato, tanto che, secondo l’Istat, è stato il decimo nome più popolare nel 2006 (4318). A oggi, o meglio nel 2019, ultimo anno di rilevazione, sono state 1213 le neonate così chiamate.

Nei Paesi anglofoni la forma Jade cominciò ad essere usata nel tardo XIX secolo, insieme con altri nomi tratti da pietre preziose, e all’epoca era più usato come nome maschile, visto che in inglese jade è un termine che indica anche una vecchia petulante o un cavallo sfiancato (con un’etimologia del tutto non correlata); la situazione si capovolse negli anni Settanta, quando il leader dei Rolling Stones Mick Jagger chiamò così sua figlia.

Si tratta di un nome adespota, il cui onomastico viene perciò celebrato in occasione di Ognissanti, il 1° novembre.

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