Tra i nomi più comuni in Italia, e attualmente di grande tendenza, Edoardo deriva dall’antico nome anglosassone Eadweard, composto da ead, che significa “proprietà/retaggio”, “ricchezza” o “ricco”, “benedetto”, e werd, ovvero “guardiano”, “custode”. Alla luce di questo, il suo significato può essere interpretabile come “ricco guardiano” oppure “difensore del retaggio”.

È un nome estremamente comune anche nel popolo anglosassone, tanto da essere stato portato da ben tre sovrani, ma dopo la conquista del regno inglese da parte di Guglielmo I decadde per circa due secoli, cadendo in disuso presso l’aristocrazia feudale normanna e plantageneta.

Tornò in auge soprattutto con Enrico III che, per via della sua devozione a Edoardo il Confessore, chiamò così il suo primogenito. È lì che nacque la grandissima popolarità del nome in Inghilterra, da dove presto arrivò anche nell’Europa continentale.

Anche nella penisola iberica, del resto, la sua diffusione si deve a Edoardo, re del Portogallo, la cui madre era l’inglese Filippa di Lancaster, figlia di Giovanni di Gaunt.

Nei Paesi di lingua inglese la sua popolarità è talmente vasta che, fra il 1895 e il 1930, la variante Edward è stata ininterrottamente tra i dieci nomi più usati negli USA; la variante Odoardo, invece, arriva dal nome germanico Audoard, o Odoard, imparentato con Eadward. Altre varianti famose sono il francese Édouard o lo spagnolo e portoghese Eduardo e Duarte.

Il suo onomastico si festeggia generalmente il 5 gennaio, in memoria del re inglese Edoardo il Confessore, ma anche il 13 ottobre, anniversario della traslazione delle reliquie. Altre celebrazioni si hanno poi il 18 e il 27 marzo, il 3 maggio, il 10 giugno, il 24 agosto.

In Italia, come detto, il nome è in continuo crescendo: nel 1999 è stato dato a 2119 bambini, nel 2019 addirittura a 3651 (1,71% del totale).

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